Gregucci: “La disfatta di Dortmund è un chiaro segno dei tempi: il calcio italiano è in ritardo”

 

 

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Angelo Adamo Gregucci, allenatore: “Noi italiani siamo disposti ad alchimie tattiche e copiate nel tempo. Le differenze culturali con l’Inghilterra sono evidenti. Nel campionato inglese c’è un modo di interpretare le partite molto diverso. È il calcio tedesco, però, ad essere in evoluzione. Il Borussia Dortmund lo conosco benissimo e la linea difensiva dei tedeschi ieri non c’era e soprattutto il regista mancava. Il punto è questo: se noi vogliamo cambiare la cultura del calcio siamo in ritardo perché non abbiamo più l’eccellenza per cui dobbiamo investire più sul calcio spettacolare. Il Borussia fa della cultura del lavoro l’arma vincente. I difensori ieri improvvisati non hanno battuto ciglio perché non si va sul sistema di gioco, ma sui principi di gioco. La squadra tedesca attacca sempre, ti mangia la seconda palla, a rimorchio arrivano attaccanti e centrocampisti e così via. Le grandi leggende del calcio europeo si formano anche attraverso un grande zoccolo duro che si concretizza nella Primavera, nel settore giovanile. L’Italia invece sta smarrendo tutto ciò. Comincerei a ridare la cultura calcistica ai club, e quindi il senso d’appartenenza che non c’è più”.

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