Mattia Grassani, avvocato del Napoli, è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Marte’ per fare chiarezza sulla vicenda San Paolo: “A livello europeo gli standard di controllo per non incorrere in sanzioni sono molto più elevati di quelli che abbiamo a livello nazionale. A seguito della partita contro il Marsiglia, il Napoli si è trovato un rapporto abbastanza pesante che centrava su due punti fondamentale: l’accensione di fumogeni e la gestione delle vie di uscite. Il terzo, più marginale, riguarda il ritardo delle squadre in campo nel secondo tempo. Per quest’ultimo, pero’, siamo ottimisti, perché sono imputabili alla squadra ospite e agli arbitri. Per i primi due, invece, il Napoli è recidivo, l’anno scorso il Napoli è stato già squalificato ma la pena è stata sospesa. La decisione arriverà nei prossimi due giorni, ed ha una discrezionalità molto ampia, può andare da un’ammenda, alla chiusura di un settore dello stadio, fino alla squalifica del campo. Se si andrà aldià dell’ammenda, ricorreremo in ricordo. La Uefa comunque ha apprezzato e riconosciuto che problematiche che s’erano verificate fino all’anno scorso. E questo è un merito che va alla società azzurra. Quello che la Uefa non capisce è che non possono essere utilizzati gli stessi criteri per uno stadio di un sobborgo svedese che fa qualche migliaio di spettatori ed un San Paolo che fa il pienone ad ogni partita”.