Dallo straniero, all’italiano. E così, dopo un mercato trascorso coniugando verbi in castigliano, francese e finanche fiammingo è cominciata la trattativa in lingua madre. L’italiano: Luca Antonelli, signore e signori. Il Napoli fa sul serio, lo cerca e lo insegue. Lo vuole, altro che storie. E non è un caso che, dopo la notizia di un interessamento, sia emerso anche un altro particolare non proprio irrilevante: il Napoli ha confezionato un’offerta. Sì, Aurelio De Laurentiis ha giocato la sua fiche: 5 milioni di euro (o giù di lì). E’ questa la proposta recapitata al Genoa per il jolly della fascia sinistra; per il giocatore di Gasp e di Prandelli. Del giro Nazionale. Risposta: tempo e trattiamo. E dunque, né lontani ma neanche vicinissimi. Però sulla buona strada.
MADE IN ITALY – E allora, l’inversione. Il ritorno alla filosofia del chilometro zero: perché se in estate sono arrivati gli spagnoli Albiol, Callejon e Reina, il belga Mertens, l’argentino Higuain e il colombiano Zapata, e qualche giorno fa anche il francese Reveillere, sembra proprio che a gennaio il club azzurro abbia intenzione di rivalutare il made in Italy. Antonelli, monzese doc, 27 anni l’11 febbraio, diventa allora il prototipo del momento: gioca nel Genoa e anche nella Nazionale italiana, e sulla fascia sinistra è in grado di ricoprire tutti i ruoli con ottimi risultati. Con Zuniga e Mesto fuori causa, e con Armero a corrente piuttosto alternata, dopo l’ingaggio a parametro zero di Reveillere – più abile sulla destra ma adattabile anche dall’altro lato -, il Napoli ha pensato di insistere sul mancino del Genoa. Muovendosi ufficialmente con largo anticipo.
LA TRATTATIVA – Ufficiosamente, magari, forse è questa la locuzione più adatta al caso: perché nessuno conferma e tutti dribblano. E alle domande e agli ammiccamenti corrispondono puntuali silenzi. Poco male, il mercato è questo, nessun problema. E’ parole ma anche fatti. Sì, l’offerta del Napoli è un fatto: 5 milioni di euro, dicevamo, che De Laurentiis ha proposto al collega Enrico Preziosi inaugurando una trattativa pronta a entrare nel vivo in qualsiasi momento. A quanto pare, il presidente rossoblù ha ascoltato il produttore con attenzione e poi ha rilanciato, nel senso che le porte per Antonelli sono state dichiarate aperte, sì, mentre la somma non è stata ritenuta ancora sufficiente.
IL VALORE – La distanza non sembra eccessiva, comunque, e anzi l’impressione è che l’affare sia assolutamente possibile. Il giocatore, del resto, ha un certo valore, e non è un caso che faccia parte del giro della Nazionale: sulla sinistra ci sa fare, Antonelli, corre e macina chilometri; fa piovere cross. Ha cuore e muscoli, testa e disciplina tattica. Figlio d’arte, perché suo padre Roberto detto Dustin – per la somiglianza di un tempo con Dustin Hoffman – è stato calciatore (di Milan, con lo scudetto ’79, Monza e Roma), Antonelli è in lizza anche per il Mondiale insieme con Maggio e Insigne.
L’AFFONDO – In realtà, Prandelli lo avrebbe già voluto portare in Brasile per la Confederations Cup 2013, ma un colpo incassato in amichevole con San Marino, poco prima dell’imbarco per il Sudamerica, lo mise fuori causa. Questione di giorni, questione di sfortuna. Una jella che, a dirla tutta, di recente lo ha colpito piuttosto sistematicamente prima di ogni convocazione del ct: sempre piccoli traumi, ma sempre a ridosso dell’elenco azzurro. Lui, comunque, non demorde, è fatto così, e con Gasperini ha ritrovato anche la condizione migliore. Nonché la corte del Napoli. L’offerta è partita, la trattativa prosegue. Gennaio è dietro l’angolo.
E’ davvero tempo di mercato. E’ di nuovo il momento di mettere a punto le strategie e trasformarle in azione. Il Napoli è pronto a tornare in campo. E’ pronto e lo dimostra: perché dopo l’ingaggio di Reveillere e l’offerta per Antonelli, ieri al centro sportivo di Castelvolturno è arrivata la squadra mercato al completo. Per un summit. Con Rafa.
LA RIUNIONE – E allora, il poker che diventa pokerissimo: da un lato il ds Bigon e i suoi uomini Maurizio Micheli, Leonardo Mantovani e Marco Zunino, e dall’altro Benitez, l’allenatore che determina come un manager ma che accoglie anche i suggerimenti (“Reveillere l’ha proposto Bigon con il suo staff e a me piaceva tantissimo”). Il piano? Complesso, considerando la complessità congenita del mercato di gennaio, ma comunque agevolato dalla piena disponibilità economica confermata da De Laurentiis, pronto a investire anche 50 milioni di euro per rinforzare la squadra. Con giocatori di assoluto livello, ovviamente: s’investirà, ma soltanto se ne varrà davvero la pena.
GLI OBIETTIVI – Il mirino, in questo momento, è puntato su un esterno (Antonelli in primis, ma non si smette di seguire Martin Montoya del Barcellona), ma anche su un centrale di difesa e su un altro di centrocampo. E poi su un attaccante, un centravanti che possa dare il cambio a Higuain ed eventualmente, perché no, agire anche da seconda punta. La base di partenza l’ideale, sarebbe muovere quattro pedine, ma ad ogni acquisto dovrebbe corrispondere una cessione. O giù di lì.
DALLA RUSSIA – Dopo l’arrivo di Reveillere, il Napoli potrebbe puntare con decisione ancora una volta il mercato francese, e dunque la terra di due uomini che piacciono neanche poco: il mediano del Psg, Blaise Matuidi, 26 anni, è un gigante che lo staff di Bigon segue da un bel po’ proprio come il difensore del Marsiglia, Nicolas N’Koulou, 23 anni. Matuidi, tra l’altro, ha anche il contratto in scadenza a giugno, proprio come Fernando, 27 anni, il brasiliano del Porto pedinato come il collega francese (l’ultima volta da Micheli in Psg-Anderlecht di Champions). In lista anche Maxime Gonalons, 24 anni, capitano del Lione, e la neanche tanto novità Jucilei, altro brasiliano, di 25 anni, che ha il contratto in scadenza con l’Anzhi. Dalla Russia soffiano venti di nuovi contatti.
LA DIFESA – In attesa di chiarire la situazione di capitan Cannavaro, che dall’Inghilterra ritengono ancora nel mirino del City, continua la caccia a un altro centrale: oltre a N’Koulou e al sogno slovacco (semi-proibito) Skrtel, piacciono il danese Dan Agger del Liverpool (28) e l’argentino del Porto, Nicolas Otamendi (25). In attacco, in attesa di mettere in chiaro la posizione di Vargas, Bigon valuta il finlandese Finnbogason, 24 anni, dell’Heerenveen. Già offerto al Napoli in estate.
Fonte: Corriere dello Sport