ESCLUSIVA – Juanmi Callejón si racconta: “Sogno Napoli, io e José i ‘gemelli Derrick’ di Benitez”

 

di Gianluca Vitale

 

Se un tempo valeva il motto (neanche troppo esatto, a dire il vero) che gli spagnoli non faranno mai bene in Italia: la Serie A non è per loro, da quando c’è lui, ‘don Raffaè’, per chiamarlo alla napoletana, questo tabù è stato completamente sfatato. Prima Callejón (11 luglio), poi Albiol (21 luglio) e infine Reina (29 luglio): in breve le ‘furie rosse’ del Napoli hanno letteralmente conquistato i favori di tifosi e critica, imponendosi come tre dei giocatori più forti dell’intero campionato. E non sembra finita qui. Perché Benítez – Raffaè, appunto – ha un vero e proprio debole per il sangue ‘latino’ ed ama lavorare circondato dal calore di una piccola famiglia. Ed è così che tra i vari Mascherano e Montoya, Banega, Morata e chi più ne ha più ne metta, spunta fuori lui: Callejón. Non José María, si intende. Parliamo di Juan Miguel, gemello del più famoso numero 7 azzurro. Entrambi con un passato nel Real Madrid, entrambi centrocampisti con la licenza di attaccare; speculari in tutto, o quasi: Siamo veloci e giochiamo per la squadra, ma lui segna di più e si crede più bello, dichiara scherzosamente ai microfoni di NapoliCalcioLive.com. Calciatore giramondo, da anni Juan Miguel, per tutti semplicemente Juanmi, cambia casacca e nazione in attesa di esplodere. Prima le Giovanili delle ‘merengues’ (Real C e B, nel 2007 insieme a José, ndr), poi un anno non esaltante al Mallorca (una sola presenza per lui), una stagione all’Albacete, una al Córdoba e quindi il passaggio nella Seconda Divisione greca tra le fila dell’ APO Levadeiakos. Quest’estate, infine, il trasferimento a La Paz, nella squadra della capitale della Bolivia, il Club Bolívar. Con un sogno nel cassetto: vestire l’azzurro. Missione possibile, considerando che il contratto scade a giugno 2015 e l’attuale valutazione non supera il milione.

 

Come stai vivendo la tua nuova avventura?

“Sono molto felice di questa esperienza, le cose stanno andando bene. La squadra ha un ottimo gruppo, abbiamo legato molto anche dal punto di vista umano. Al mio arrivo sono stato accolto a braccia aperte e non posso che essere entusiasta”.

 

Dalla Spagna alla Bolivia il viaggio è lungo, hai nostalgia dell’Europa?

“Certo. Mi manca soprattutto il mio paese: la mia famiglia è lontana e chiaramente ne risento. Sono scelte difficili ma necessarie; venire al Bolívar è stato un passo importante per la mia carriera e non ho rimpianti”.

 

Il presidente Guido Loyaza, però, ha detto che hai un sogno: vestire la maglia del Napoli (clicca qui per rileggere la notizia).

“Sì, sarebbe il massimo. Sono molto lusingato che il Napoli si sia accorto di me, eppure so che devo rimanere con i piedi per terra e continuare a lavorare sodo. Farò ciò che devo, sento di dover ripagare la fiducia della dirigenza e del tecnico, poi in futuro vedremo cosa succederà. Al momento Napoli è un sogno; spero che a breve possa diventare una realtà” .

 

Hai già parlato di questa eventualità col tuo agente e con tuo fratello?

“Non so se la Società si sia sbilanciata perché esiste già un discorso avviato col Napoli; per quanto mi riguarda, incontrerò il mio agente a Natale e insieme analizzeremo questa situazione per decidere il da farsi in vista del prossimo mercato. Sento José ogni giorno e parliamo di tutto. Spero che in un futuro non lontano i gemelli Callejón possano difendere i colori del Napoli. Magari potremo essere i ‘gemelli Derrick’ (due personaggi del noto cartone animato ‘Holly e Benji’) di Benítez, chi può dirlo (ride, ndr)”.

 

Ma dimmi la verità, chi di voi è il più forte?

“Siamo legatissimi ed io sono sempre stato dell’idea che nessuno dei due sia migliore dell’altro. Entrambi ambiamo avuto i nostri alti e bassi, dal punto di vista sportivo, e in questo momento José sta vivendo la sua favola. Sono felice di quello che ho qui, come lui è molto felice di ciò che ha in Italia. Per il resto, lui si è sempre creduto più bello, ed anche questo è da vedere (ride, ndr). Per me siamo uguali, e in fondo questa è sempre stata la nostra forza. Non ho mai avvertito alcun paragone con lui. A Madrid abbiamo trascorso degli anni bellissimi, insieme, i più spensierati della mia vita. Eravamo molto giovani e ricordo che José mi ha sempre sostenuto, rendendo tutto più facile”.

 

Sei mai stato a Napoli a trovarlo? Hai già visitato la città?

“Mi ha invitato più volte, ma ancora non ci sono andato. Ci andrò l’anno prossimo e avrò modo di conoscerne bene ogni angolo. José è entusiasta di Napoli e non fa che ripeterlo”.

 

Cosa l’ha colpito maggiormente?

“Trova Napoli bellissima: è una città unica, lì da voi la gente vive di calcio e per noi questo è importante. Mi ha raccontato la passione incredibile dei tifosi: sono molto caldi, ti fanno sentire un idolo”.

 

Avete parlato dopo la partita persa contro la Juve? José è stato anche sostituito, come ha vissuto questa sconfitta?

“Sì, l’ho sentito il giorno dopo la gara. Mi ha spiegato che da voi la sfida con la Juventus è un po’ un ‘clasico’ e che quindi era molto dispiaciuto di non aver vinto. José vorrebbe vincere e segnare sempre. Però il campionato non è finito, è ancora lungo, il Napoli è in alto in classifica e ci resterà parecchio perché ha una grande squadra e ancora tante frecce al suo arco”.

 

Qual è l’esperienza che l’ha segnato di più, da quando è a Napoli?

“Ricordo che era contentissimo dopo il suo primo gol in azzurro. Era eccitatissimo: aveva segnato fuori casa ed era stato molto applaudito dai tifosi. Il suo obiettivo è fare sempre meglio, non si accontenta; vuole segnare e andare avanti sia in Champions sia in campionato, portando il Napoli sempre più in alto”.

 

E chissà che di questo passo non arrivi anche la tanto desiderata chiamata per il Mondiale.

“La merita tutta. José è uno dei più forti in serie A e quindi credo che abbia buone possibilità di andare in Brasile. È il suo sogno e sa che nel Napoli potrà realizzarlo. Questo è l’anno migliore della sua carriera: a Napoli sta rendendo meglio che a Madrid, con Benítez sta facendo benissimo e di questo passo solo il tempo potrà dirci dove potrà arrivare”.

 

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