Callejón: “Il calcio in Italia è più difficile che in Spagna. Il campionato è equilibrato, vogliamo lo Scudetto”

 

 

Eppure, l’ex attaccante così stimato da Mourinho da impiegarlo quasi sempre a gara in corso, si è dovuto calare in una realtà calcisticamente totalmente differente: «Nella Liga credo che ci sia più pressione per un calciatore – dichiara Callejón, come riportato da Il Corriere dello Sport – e per una squadra che puntano a vincere il titolo. Lì bisogna tener presente che un pareggio o una sconfitta rappresentano un gran rischio visto che il tuo rivale vincerà quasi sicuramente. Anche in Italia vorresti vincere sempre ma giochi con la competitività di altre squadre che lottano tra loro e con noi per cui c’è molto più equilibrio e tanta incertezza in più. Non è assolutamente un campionato a due squadre» . Callejon si è trovato subito a suo agio a Napoli. Gli è piaciuta la città, la gente, le tradizioni culinarie. Forse anche per quello non ha accusato minimamente il passaggio da una nazione all’altra, da un calcio all’altro. Ed oggi dopo sedici gare riesce anche a cogliere degli aspetti particolari. Ha spiegato ai microfoni della rivista spagnola «Futbolista» :«Attualmente quando si sente parlare del calcio italiano si sentono sempre parole quali crisi ed abbassamento del livello tecnico. Bisogna giocarlo, invece, per comprendere cos’è davvero il calcio italiano. Per me si è trattata di una scelta giustissima, ci sono tante squadre che lottano per il vertice e la serie A è davvero competitiva» Ha lasciato aperto il discorso-scudetto«Tutto può accadere, ci sono tante partite da giocare ed una sconfitta non cambia il destino di una squadra che occupa i primi posti della classifica»Ieri mattina si è allenato anche lui a Castelvolturno sotto gli occhi di venti tecnici del corso di Coverciano ospiti del Napoli. Benitez ha concesso tre giorni di riposo. L’appuntamento per la ripresa è fissato per lunedì pomeriggio ma resteranno a lavorare Britos, Mesto, Zuniga ed anche Behrami.

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