On. Nardella: “Il ‘San Paolo’ al Napoli con diritto di superficie entro fine anno, vi spiego come”

 

 

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto l’onorevole Dario Nardella, primo firmatario della Legge sugli stadi: “La legge sugli stadi? Oggi è successo qualcosa di interessante e rilevante perché il presidente Letta, al Consiglio Nazionale del CONI ha annunciato l’intenzione del Governo di presentare un emendamento alla legge di stabilità sulla questione degli stadi e degli impianti sportivi. Se questo dovesse concretizzarsi, è verosimile che le nuove norme sugli stadi potrebbero arrivare prima della finire dell’anno. In questo caso la proposta di De Laurentiis potrebbe avere una concretizzazione rapida. La gestione di uno stadio come il San Paolo che risale agli anni 90’ richiede manutenzione ed è onerosa. Sono stato assessore allo sport a Firenze per cui capisco determinati problemi. Entro la fine del 2013 potrebbe succedere qualcosa. Ci sono 2 scenari. 1) Sulla base del lavoro fatto in Parlamento col progetto di legge sugli impianti sportivi e gli stadi che dovrebbe prevedere una semplificazione delle procedure amministrative e l’applicazione del project financing per consentire al privato di realizzare lo stadio nuovo o ristrutturare quello esistente e prenderlo in gestione. Se sulla base di questo schema il Governo presentasse al Sanato una emendamento, potremmo avere queste regole nuove e per Napoli sarebbe la migliore soluzione. 2)L’altro scenario: il Governo non riesce a presentare l’emendamento per tempo e quindi andrebbe avanti il progetto di legge già presentato alla camera. La nostra ambizione è approvarla entro la seconda metà dell’anno prossimo per essere pronti alla candidatura dell’Italia delle Olimpiadi del 2024. La legge così com’è, e anche l’emendamento del Governo, consentirebbe al privato che investe sullo stadio, facendo un progetto di riqualificazione e ristrutturazione, di riceveredi fatto in concessione un diritto reale cioè il diritto di superficie dell’area pubblica che è quasi una proprietà. Tra l’altro, sarebbe una concessione molto lunga. A Torino, per esempio, il Comune ha dato alla Juventus una concessione di 99 anni con la disponibilità un diritto di superficie che consente alla società di fare tutte quelle operazioni anche di accesso a credito”.

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