Nel corso della trasmissione Si gonfia la rete in onda su Radio Crc è intervenuto il sindaco De Magistris per fare il punto della situazione sulle questioni più scottanti quali ad esempio lo stadio: “Ieri nell’incontro con De Laurentiis -esordisce – abbiamo parlato anche di leggi. Le devono fare i politici, i partiti e i parlamentari. La legge allo stato non l’abbiamo per cui non aspetterei che questa venga in essere per fare uno stadio nuovo. Stiamo lavorando con il presidente per chiudere i rapporti debiti/crediti tra Comune di Napoli e stadio San Paolo, fare una nuova convenzione e realizzare lo stadio. C’è una cornice giuridica che ci consente di fare lo stadio, garantire gli imprenditori che vogliono investire, le società di calcio: si è fatto ovunque e si farà pure a Napoli”.
STADIO NUOVO O VECCHIO? – Sull’impianto di Fuorigrotta approfondisce dicendo: “La scelta è stata presa in comune accordo tra l’amministrazione comunale e De Laurentiis ed è quella di ristrutturare il San Paolo. Dobbiamo chiudere l’accordo entro la fine di quest’anno per poi procedere alla riqualificazione di tutta l’area esterna, che andrà a step. Il San Paolo ha una buona salute nelle fondamenta, ma deve essere messo a posto. La nostra idea non è sistemare solo luci, bagni, tabelloni, ma riqualificare l’intera zona esterna di Piazzale Tecchio. Riqualificare significa sistemare le strade, l’illuminazione, i parcheggi e probabilmente ci saranno anche centri sportivi. La capienza dipenderà da chi realizzerà lo stadio. De Laurentiis lo vorrebbe meno capiente, io lo vorrei più capiente. In ogni caso non credo che sarà inferiore a quella attuale. Non è detto che verrà soppressa la pista d’atletica anche se è una delle ipotesi. Le associazioni sportive ci chiedono di non toglierla e attualmente c’è anche un vincolo della sovrintendenza per cui si potrebbe pensare anche di effettuare un avanzamento delle tribune. Anche io preferisco uno stadio senza pista d’atletica ed è anche per questo che tra le varie ipotesi, vi era anche quella di spostare lo stadio in un’altra zona di Napoli. De Laurentiis, però, non ha voluto. Non sarà necessario per il Napoli spostarsi durante i lavori, si può lavorare a step graduali senza sospendere alcuna attività. Siccome il Napoli andrà benissimo, non possiamo consentirci il lusso di giocare fuori Napoli.
RAPPORTO CON IL PRESIDENTE – Il dialogo tra De Laurentiis e De Magistris spesso ha sofferto di incomprensioni, ecco perché il primo cittadino ci tiene a chiarire così: “Non credo che si sia sentito preso in giro. A me non l’ha mai detta questa frase. Rimango all’incontro avuto con lui in cui ci guardavamo negli occhi. Poi, a volte le cose dette vengono riportate male all’esterno. Il presidente ogni tanto si fa uscire qualche parola di troppo, ma poi chiama e si scusa.
CONVENZIONE – La possibilità di dare avvio ad una Convenzione viene vista così da De Magistris: “I temi da trattare sono diversi: quella di farsi carico di spese di ogni tipo e, chiunque vinca (può essere anche una cordata di imprenditori) ristrutturerà lo stadio. Un elemento da inserire è quello di aprire lo stadio anche ad altre iniziative e su questo sono determinato. Lo stadio dovrà essere vissuto dai cittadini, dai turisti ricchi e poveri. Lo stadio San Paolo non è né di De Magistris, né di De Laurentiis, è dei cittadini. L’investimento deve essere fatto tenendo conto anche dell’interesse dei cittadini. La spesa complessiva sarà circa di 100milioni di euro e credo che entro l’anno potremmo chiudere l’accordo e realizzare lo stadio molto prima del 2020.
BENITEZ – Il sindaco si sofferma anche sul nuovo tecnico azzurro, di cui dice: “Benitez non l’ho conosciuto personalmente, ma mi piace. Ha iniziato bene e sono molto fiducioso. Il presidente credo abbia fatto una scelta ottima puntando sullo spagnolo. Ora bisogna creare una mentalità giusta che abbia una certa continuità anche perché nella gara contro la Juventus mi aspettavo di più. Certo, prendere un gol dopo due minuti in fuorigioco non il modo migliore per iniziare, però una grande squadra sa anche reagire.
TERRA DEI FUOCHI – A proposito di argomenti scottanti il sindaco si sofferma anche su quello della Terra dei Fuochi, la cui importanza è di quotidiano rilievo: ” Non dobbiamo generalizzare perché ci sono Sindaci, amministratori e politici che hanno lavorato bene. Poi, ci sono i criminali, i politici distratti, collusi, e imprenditori criminali. L’idea di De Laurentiis è buona e noi l’abbiamo già messa in atto da tempo. L’obiettivo è chiedere il risarcimento a chi ha inquinato e, alle Istituzioni Nazionali e Sovranazionali, soldi per le bonifiche. La nostra idea è quella di individuare i luoghi inquinati e pretendere i soldi per le bonifiche. Nei nostri territori è vero che ci sono porzioni inquinate, ma ce ne sono anche altri in cui l’agricoltura è sana e produce prodotti biologici. Dobbiamo difendere le grandissime qualità anche agricole delle nostre zone. Con tutti i problemi che ha l’Italia, i prodotti alimentari sono quelli più controllati. Poi, le terre avvelenate non fanno parte solo della Campania ecco perché bisogna far passare un’informazione corretta. Devo credere nelle istituzioni e che i controlli siano fatti in maniera corretta. Non posso dire al cittadino: “mangia con tranquillità” perché direi una cosa che non ho approfondito. Una cosa però permettetemela: se dovessi scegliere tra un prodotto campano e uno estero, sceglierei sempre quello a kilometri zero perché dà maggiori garanzie. Così come oggi la camorra è interessata allo sversamento dei rifiuti tossici, sarà interessata domani alle bonifiche per cui dobbiamo tenere gli occhi aperti e vedere come verranno spesi questi soldi. Finora il Governo ha fatto solo chiacchiere”.
NAPOLETANI ED AMBIZIONI – De Magistris chiude l’intervento con le speranze future ed un pensiero ai concittadini: “Mi auguro che arrivi lo scudetto, ma finora non mi è andata male. I napoletani dovrebbero esprimere quella passione che hanno nel seguire il calcio Napoli anche nelle piccole cose della quotidianità. Bisogna capire quanto è potente Napoli anche perché allo stadio il tifo sembra che sposti il pallone. Dobbiamo mettere lo stesso entusiasmo anche nel combattere i problemi della città. Napoli è in netta crescita in quanto a turismo. Nel ponte dei morti abbiamo avuto risultati eccezionali e lo prevediamo anche per il periodo natalizio. Il turista non va truffato, va trattato bene. Credo davvero che si possano creare tanti posti di lavoro grazie al turismo. Le persone nei momenti di crisi vanno nei luoghi in cui si può socializzare, per avere attimi di serenità. I turisti sono affascinati non solo dal mare, ma anche dalle complessità e dalle contraddizioni della nostra città. Napoli non può essere come Ginevra, anche perché non verrebbe più nessuno. Le immagini di Saleritana-Nocerina hanno colpito tutti noi ed è necessario che si faccia chiarezza. Ogni volta che accade qualcosa al Sud si generalizza. Nocera non è una cittadina di camorristi”.
S.U.