PAGELLE MEDIASET – Napoli devastato, Hamšik una barzelletta: ormai è un problema

 

E’ la Juventus la prima antagonista della Roma capolista. Nel big match della 13ma giornata, i bianconeri hanno superato con lode l’impegno casalingo contro il Napoli, portandosi a meno uno dalla vetta. Il 3-0 finale premia gli uomini di Conte che passano subito in vantaggio con Llorente (2′), resistono al ritorno del Napoli nella ripresa, e dilagano tra il 74′ e l’80’ con le magie di Pirlo su punizione e Pogba dal limite dell’area.

Diciamolo subito: tre gol di differenza in campo non si sono visti. Ma poco importa del finale più o meno fedele, quel che conta è che la vittoria della Juventus è stata meritata. Questo 3-0 è stata una prova di forza da parte dei bianconeri che nel giro di pochi minuti hanno fatto capire al Napoli chi comandava in Italia e chi vuole comandare ancora, Roma permettendo. Novanta secondi per il primo (contestato) gol di Llorente, novanta minuti per cacciare gli azzurri indietro di tre punti e per rimandarli al prossimo appuntamento. Rimandati perché l’esame non è stato superato, ancora una volta. Un risultato eccessivo che però ha messo in mostra tutti i limiti di un Napoli in costruzione, alla terza sconfitta nei tre grandi appuntamenti in trasferta (Arsenal, Roma e Juventus). C’è ancora da lavorare, ma il tempo è alleato di Benitez.

Insomma alla fine ha vinto la squadra più collaudata in campo, quella che da più tempo gioca e domina nel campionato italiano. E l’andazzo si era capito già nel primo giro d’orologio con Reina prima impegnato da Pogba e poi battuto da Llorente. Inutili le polemiche per il fuorigioco da microscopio dello spagnolo, perché la Juventus legittima il vantaggio in lungo e in largo per i primi venti minuti, impegnando Reina in un miracolo su Bonucci e costringendo gli uomini di Benitez a rintanarsi nella propria metà campo. Un assalto al fortino che ha avuto il merito di sbloccare subito la partita e intimidire un Napoli sceso in campo forse fin troppo spavaldo. Confidenza ripresa poco a poco dopo il 20′ grazie alla vivacità di Insigne, sgusciante ma impreciso al momento di concludere. L’unica vera occasione però capita a Higuain al 38′, con l’argentino che reclama un rigore poco dopo per una trattenuta di Ogbonna.

Nella ripresa i due tecnici cambiano strategia. Il Napoli per scongiurare la fisicità bianconera alza il baricentro e il pressing, aumentando anche il numero di giri del motore. La Juventus, di contro, aspetta gli azzurri davanti alla propria area evitando in questo modo di dare profondità a Higuain, Insigne e Callejon. Missione compiuta anche con l’aiuto di Buffon, tornato al top della forma e autore di un paio di interventi decisivi proprio su Insigne. La gara però gira in maniera decisiva dopo il ventesimo. Prima Isla, Tevez e Vidal confezionano un’azione da manuale che solo l’imprecisione del cileno vanifica. Poi scende in campo la magia sottoforma di piedi di Pirlo e Pogba. Il primo al 74′ pennella una punizione all’incrocio dei pali su cui Reina non può arrivare; il secondo, sei minuti più tardi, infila l’angolino dopo un’autoalzata da urlo.

Ma è tutto lo stadio a urlare, purtroppo non sempre e solo cose positive ed edificanti. La Juventus però vola e la Roma è nel mirino. Garcia è avvisato, Antonio Conte vuole tornare a guardare tutti dall’alto. Per Benitez un solo conforto: il suo Napoli può ancora crescere. Del resto lui lo sostiene da tempo.

LE PAGELLE

Pogba 7,5 – Il gol capolavoro lo erge a migliore in campo. Anche meglio di Pirlo, perché se il regista costruisce, lui oltre a non perdere mai il pallone è sempre propositivo. Domina il centrocampo in lungo e in largo, utile sia dietro che davanti.

Hamsik 4,5 – Sembra quasi una barzelletta ma purtroppo per i tifosi azzurri non lo è. Altro grande match fallito dallo slovacco che allo Stadium timbra solo il cartellino di presenza e nulla più. E’ un problema ormai.

Llorente 7 – Il Re Leone andava aspettato. Ora che è sbocciato sta diventando fondamentale per il gioco di Conte, ma soprattutto vede la porta come pochi. Impiega due minuti per segnare un gol di rapina da vero centravanti e non perché era in offside.

Insigne 6,5 – E’ uno dei pochi ad accendere il gioco del Napoli in una serata storta. Purtroppo per lui trova di fronte un Buffon agguerrito, ma può uscire a testa alta.

Buffon 7 – Sfodera grandi parate con una facilità disarmante. Insigne la sua vittima preferita, ma anche gli altri non passano

IL TABELLINO

JUVENTUS-NAPOLI 3-0

Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Ogbonna 5,5; Isla 6,5, Vidal 6 (41′ st Marchisio sv), Pirlo 7, Pogba 7,5, Asamoah 6; Tevez 6,5 (39′ st Peluso sv), Llorente 7 (43′ st Quagliarella sv). A disp.: Storari, Rubinho, De Ceglie, Motta, Padoin, Giovinco. All.: Conte 7

Napoli (4-2-3-1): Reina 6; Maggio 5, Albiol 6, Fernandez 5,5, Armero 5; Behrami 6, Inler 5,5 (34′ st Zapata sv); Insigne 6,5, Hamsik 4,5, Callejon 5,5 (26′ st Mertens 6); Higuain 5,5. A disp.: Rafael, Colombo, Uvini, Cannavaro, Britos, Bariti, Radosevic, Dzemaili, Pandev. All.: Benitez 5,5.

Arbitro: Rocchi
Marcatori: 2′ Llorente, 29′ st Pirlo, 35′ st Pogba
Ammoniti: Bonucci, Vidal (J); Hamsik (N)
Espulsi: 36′ st Ogbonna (J) per somma di ammonizioni

 

Fonte: Sportmediaset.it

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