GLI AVVERSARI – La squadra da battere: Vidal l’uomo in più, Tevez decisivo

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

La Juventus non ha bisogno di presentazioni. Da due anni domina la scena in Serie A con bel gioco e concretezza. Una squadra solida, compatta, che può contare su una difesa stabile e un attacco rinforzato dagli arrivi di Tevez e Llorente. L’acquisto dell’Apache è quello che i tifosi bianconeri aspettavano da tempo. Un campione straordinario per qualità e rigore professionale. Antonio Conte, però, è ben consapevole che quest’anno la lotta sarà più dura, vista una maggiore concorrenza: più spietata, più convinta. In particolare, Roma e Napoli, che hanno intenzione di giocarsela fino alla fine, avendo a disposizione tutti i mezzi necessari per farlo. Il tecnico bianconero, infatti, più volte ha messo le mani avanti con i tifosi: lo ha confermato anche oggi, durante la conferenza stampa della vigilia, affermando che Benitez deve vincere lo scudetto per non fallire. Ma in fondo sa benissimo che, un mancato tricolore, sarebbe una debacle. E in questa prima parte di stagione, la Juventus ha evidenziato una netta involuzione rispetto agli anni scorsi sul piano fisico e psicologico: i bianconeri sembrano non avere più quella fame e quella grinta che li ha caratterizzati in queste due incredibili annate. Ma, nonostante le palesi difficoltà, resta la squadra da battere: Conte ha fra le mani una rosa più ampia rispetto alle altre contendenti al titolo, e soprattutto una maggiore esperienza e qualità. La Juve resta sulla scia della Roma capolista e va di pari passo con il Napoli. Una sola sconfitta in queste 11 giornate di campionato, con la Fiorentina al Franchi. Per il resto, tutte vittorie e un pareggio al San Siro contro l’Inter. Arriva a questo sentitissimo match contro il Napoli dopo aver disputato un’ottima partita con il Real Madrid martedì sera in Champions: una prestazione importante, ma che non ha portato i tre punti in classifica. Un pareggio che va stretto per le tante occasioni sprecate nel primo tempo. Ha segnato ancora Fernando Llorente: dopo un inizio in cui sembrava destinato a recitare la parte della meteora di turno, l’attaccante spagnolo ha trovato la condizione giusta per far bene come negli anni all’Athletic Bilbao. E domani sera andrà di scena il match più atteso. Perchè questa è molto più che una semplice partita di calcio. C’è molto di più, soprattutto quando vale per il titolo. E’ una sliding doors: Maradona contro Platini, Tevez contro Higuaìn. La storia si ripete.

COME GIOCA – In campionato Antonio Conte conferma il 3-5-2, modulo che ha fatto le fortune di questa squadra. In porta l’eterno Buffon. Difesa a tre con Barzagli, Bonucci e Ogbonna, con Chiellini costretto ai box. Isla e Asamoah sugli esterni, con Vidal, Pirlo e Pogba a centrocampo, Marchisio parte dalla panchina. In attacco la coppia Tevez-Llorente. La forza fisica della Juventus mette in difficoltà chiunque, ma l’assenza di Chiellini potrebbe pesare, anche per le difficoltà evidenziate da Ogbonna nelle partite in cui è stato chiamato in causa. Sarà importante limitare il raggio d’azione di Pirlo, colui che imposta la manovra e buca le difese avversarie con passaggi illuminanti. Occhi aperti per gli inserimenti in zona offensiva di Vidal e Pogba, che interpretano entrambe le fasi in maniera ottimale e senza troppa fatica. Il cileno è l’uomo in più, il centrocampista che tutti gli allenatori vorrebbero avere a disposizione. E poi c’è lui, l’Apache, Carlitos Tevez, il campione che la Torino bianconera aspettava. Può inventare la giocata vincente dal nulla, goleador e assistman insieme. I difensori azzurri dovranno fare attenzione, con l’ausilio dei centrocampisti che dovranno chiudere ogni spazio. La velocità di Callejon, Mertens e Higuaìn potrebbe diventare devastante nelle ripartenze, e magari con un Hamsik finalmente decisivo in una partita importante.