Napoli-Marsiglia, all’esterno del San Paolo succede di tutto: ecco la ricostruzione dei fatti

 

Ieri sera è successo di tutto. Scontri non solo fra tifosi napoletani e marsigliesi, ma anche con la Polizia. Un tiro di fionda ha colpito l’autobus che porta il Marsiglia al San Paolo, nessun ferito grazie ai doppi vetri che reggono l’urto. Cresce sempre di più la tensione, quando arrivano alcuni tifosi francesi a bordo di un mini-van in via Lepanto, e anche qui parte un sasso che distrugge il parabrezza. C’è l’intervengo dei vigili urbani che fermano un tifoso. I supporters francesi, però, non scherzano. In un bus viene trovato di tutto: machete, asce, accette, mazze, spranghe, petardi e fumogeni. In sessanta vengono trattenuti e identificati. C’è anche un americano tifoso napoletano, scambiato per un “nemico” francese e colpito con un sasso alla testa: il ragazzo viene portato in ospedale e poi scortato di nuovo allo stadio. Al San Paolo arrivano dei tifosi non monitorati dalle forze dell’ordine: la Polizia prova a frenare la situazione con il lancio di lacrimogeni, che intanto cerca di garantire l’entrata sicura dei tifosi ospiti allo stadio. E qui che partono i tafferugli con la polizia, in una caos totale provato da lacrimogeni e il suono degli elicotteri delle forze dell’ordine. Alcuni tifosi lanciano bottiglie e bombe carta verso i passanti pacifici, diretti anche loro allo stadio.

 

Fonte: La Repubblica

 

PLR

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