Episodio che ha del clamoroso si è verificato a margine della partita persa in casa dal Varese contro la Juve Stabia. Il difensore della formazione varesina Angelo Rea ha pensato bene di minacciare un giornalista del quotidiano online ‘La Provincia di Varese’, che aveva criticato senza mezzi termini, attraverso le pagelle del post-partita, il calciatore soprattutto per avere, durante la gara, litigato con alcuni tifosi che contestavano la squadra dalla tribuna.
“Rea 4 – Se un tifoso urla ‘Rea svegliati’ senza offese né insulti, il signor Rea non deve nemmeno sognarsi o trovare il tempo di litigare durante la partita e replicargli ‘Stai zitto’. Il tifoso fa il tifoso, e in più paga, lui faccia il calciatore (in più è pagato, e proprio da quello stesso tifoso). Se poi sei concentrato sul tuo lavoro, non senti niente e nessuno. Ps: il giorno che smette di uscire dall’area palla al piede, fa un favore al Varese. E a se stesso“. Questo l’aspro giudizio espresso dal giornalista che a Rea non è però andato giù.
Così il calciatore del Varese ha pensato bene di inviare un sms al giornalista con un messaggio che è più una minaccia. “Vieni allo stadio e fatti vedere – ha scritto Rea, come riferisce il sito Provinciadivarese.it – Altrimenti vengo a prenderti in Provincia! Poi è peggio per te. Ti levo la voglia di fare il perbenista“.
Dell’episodio ha parlato anche il presidente del Varese, Laurenza… “Sto cercando di capire perché sia capitato un episodio del genere – ha detto il patron intervistato da Provinciadivarese.it – Ieri sera, appena rientrato da Parigi, dove ero stato per lavoro nel fine settimana, mi sono informato subito della cosa. Non è comportamento da Varese, almeno per come lo intendo io. E non è un comportamento che accetto da un mio dipendente che deve rappresentare la mia società in campo e fuori“.
“Condanno il comportamento di Rea – ha detto ancora Laurenza – Non è un ragazzo cattivo, ha solo peccato di impulsività e nella sua reazione alla pagella non c’è un intento violento né un secondo fine. Venerdì c’era nervosismo perché la squadra voleva vincere a tutti i costi, soprattutto dopo un mese avaro di risultati e lui non ci stava a perdere ma si è caricato di responsabilità. Sono comunque mortificato per questo episodio. Nell’immediato prenderemo un provvedimento verso Rea e lavoreremo tutti i giorni per dare un modello di comportamento positivo ai tifosi. Rea è stato impulsivo e non dovrà ripetere questo comportamento ma bisogna capire anche il suo stato d’animo“.