LE PAGELLE – El Pipita zittisce tutti e ‘mata’ il Toro con una doppietta. Mertens stratosferico, Fernández si conferma

di Gianluca Vitale

REINA 6,5 — Mai seriamente impegnato nel primo tempo. Devia una punizione di Cerci al 39′; nella ripresa vola nell’angolo per chiudere la porta con due interventi spettacolari su Meggiorini. Una sicurezza.

ALBIOL 6,5 — Cicerone. Meno lucido del compagno di reparto, ma non meno efficace. Entra deciso quando serve ed è sempre attento in marcatura, guidando la difesa con la solita sagacia. Meglio nella ripresa, quando Cerci viene richiamato in panca da Ventura.

FERNÁNDEZ 7 — Chiude su tutti gli attacchi del Torino senza sbavature. In costante anticipo nei contrasti, quando può avanza per impostare l’azione da centrocampo. Al 30′ guadagna un rigore (dubbio) calciando forte su Glik. Si fa ammonire per un intervento duro su Bellomo che tuttavia non macchia una performance maiuscola. Conferma.

MAGGIO 6 — Ci prova subito di testa su calcio d’angolo ma l’eccessiva foga lo porta al fallo su Gazzi. Sbaglia qualche appoggio semplice ad inizio partita, poi scala ‘educatamente’ alle spalle di Mertens per una prestazione nel complesso apprezzabile per copertura e (più sporadicamente) spinta.

ARMERO 5 — Troppo impreciso. Pressa discretamente rimanendo alto in fase di possesso, ma soffre in ripiegamento e sbaglia i cross con una frequenza disarmante.

INLER 6 — Si propone bene nei minuti iniziali, sfondando centralmente e guadagnando falli preziosi. Ferma Cerci con durezza ed il suo gioco è a tratti troppo manovrato. Richiama spesso Džemaili che ha più gamba per proteggere i difensori sulle incursioni dei velocisti avversari. Più pimpante nella ripresa, quando prova la conclusione da fuori senza grandi risultati.

DŽEMAILI 6 — Tanta quantità. Buono il lavoro di filtro sulla mediana e quello di cerniera poco oltre il centrocampo. Vince tanti contrasti e guida le ripartenze con efficacia. Al 35′ serve ad Insigne un assist perfetto su rilancio millimetrico dalla lunga distanza; Lorenzo si fa ribattere il tiro da D’Ambrosio a porta sguarnita. Più compassato nella ripresa, un suo tiro da lontano, ben indirizzato verso la porta, viene purtroppo deviato dalla difesa.

MERTENS 7,5 — Scatenato. Aggressivo, sin dal fischio d’inizio pressa alto su Masiello e Moretti non facendoli rifiatare. Gioca bene di prima intenzione, alimentando gli inserimenti di Inler ed invitando Hamšik al fraseggio stretto. Buoni gli scarichi ed altrettanto i movimenti: prezioso il lavoro passivo ad aiutare Maggio e quello attivo a scambiar posizione con Insigne. Prova a fare la differenza con i sui guizzi e dopo un quarto d’ora guadagna di mestiere un rigore magistralmente realizzato da Higuaín. Cerca la gioia personale con una bella conclusione al 41′, ma il tiro è centrale e si spegne tra le mani di Padelli. Difficile contare gli assist sfornati dal belga, che nel secondo tempo sfiora anche il gol con una gran conclusione nell’angolino. Dopo la gara di Marsiglia, dimostra di essere più di una semplice alternativa. (Dal 74′ PANDEV 6,5 — Sta bene e si vede. Solita qualità nell’impostare e rifinire per i compagni. Imprendibile nell’uno contro uno, manda fuori Basha che si fa espellere per fallo da ultimo uomo. Prezioso).

HAMŠIK 5,5 — Si abbassa per impostare l’azione e scambia bene con Insigne. Svaria molto in orizzontale, tuttavia non affonda mai il colpo e quando ha la palla buona (su assist, manco a dirlo, di Mertens) calcia malamente a lato. Più in partita quando accorcia il suo raggio d’azione in cabina di regia, da dove riesce a rendersi pericoloso con maggiore costanza. Un suo assist per Callejón è l’ultimo acuto di una gara parzialmente stonata. ( Dall’80 ZAPATA S.V. — Volitivo. Ha poco tempo per mettersi in mostra e lo sfrutta per dimostrare di voler ancora andare a segno).

INSIGNE 5,5 — Dialoga con Hamšik sulla sinistra e si divora una buon’azione dopo soli 6′: bello lo stop, ma poi perde il tempo e non calcia, tentando la sterzata che non inganna l’attento D’Ambrosio. Si accentra alla ricerca di spazi ma l’impressione è che sia meno ispirato e brillante del solito. Sul finire del primo tempo divora una ghiottissima occasione su lancio illuminante di Džemaili. Rientra molto nella ripresa, costretto a fare l’esterno ed anche il terzino per sopperire alle sbavature di Armero in marcatura. Il risultato è un lavoro a ‘fisarmonica’ con inevitabile dispendio di forze e scarsa lucidità negli ultimi metri. Meglio quando fraseggia con Pandev: i due parlano la stessa lingua.

HIGUAÍN 7 — Zittisce i ‘criticoni’ con una doppietta. Parte un po’ in ombra ma dopo 14′ mette subito il sigillo sulla partita: rigore perfetto, centrale, fortissimo, dove il portiere non può arrivare. Impreziosisce la sua prestazione con cambi di gioco di ottima fattura. Al 20′ un suo splendido tiro da fuori fa la barba al palo; al 27′ va vicino al raddoppio su assist smarcante del solito Mertens, ma conclude con poca forza da pochi passi. Al 31′ fa bis: rigore guadagnato da Fernández e ben calciato dal ‘Pipita’ alla sinistra di Padelli. Si spegne gradualmente col passare dei minuti, concludendo stremato tra gli applausi. Ritrovato. (Dal 57′ CALLEJÓN 5,5 — Un quarto d’ora da attaccante senza troppo incidere, poi viene dirottato a destra dopo l’ingresso di Pandev. Non fredda Padelli da buona posizione su assist smarcante di Hamšik e ‘regalone’ della difesa del Toro).

IL TABELLINO

NAPOLI – TORINO 2-0

Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernández, Armero; Inler, Džemaili; Mertens (29′ st Pandev), Hamšik (35′ st Duván), Insigne; Higuaín (22′ st Callejón). A disp.: Rafael, Colombo, Uvini, Mesto, Bariti, Behrami, Radošević. All.: Benítez

Torino (3-5-2): Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio (16′ st  Maksimović), Gazzi (1′ st Basha), Vives, Bellomo, Masiello; Cerci (1′ st Meggiorini), Barreto A disp.: Berni, Gomis, Pasquale, Scaglia. All.: Ventura

Arbitro: De Marco di Chiavari

Marcatori: 14′ rig. Higuaín (N), 30′ rig. Higuaín (N)

Ammoniti: Fernandez (N)

Espulsi: 86′ Basha (T)