“Venti minuti da fantasma, giocati quasi per onor di firma”. Con queste parole l’edizione odierna de La Repubblica analizza la gara di Gonzalo Higuaín contro la Roma. “Eppure – continua il quotidiano – erano già bastati i 70’ precedenti, trascorsi con altrettanta pigrizia sulla panchina dell’Olimpico, per certificare pure pubblicamente quello che nel Napoli tutti sussurrano da giorni: Higuain è sano, clinicamente guarito, altrimenti Benitez non l’avrebbe inserito nella distinta presentata all’arbitro, tra i disponibili. Un giocatore infortunato, tanto più se il suo handicap fisico è di natura muscolare, non si porta nemmeno ai bordi del campo. Resta dunque da capire perché l’argentino ha chiesto e ottenuto in extremis di essere escluso dai titolari. Alla vigilia della partita dell’Olimpico non c’erano più dubbi, sulla presenza dal 1’ di Higuain. Poi è stato lui a chiamarsi fuori, anche se Benitez si è preso la paternità – e le colpe – della scelta. Una mossa saggia, quella di Rafa: ripagata ieri dalla buona volontà del giocatore, che s’è allenato a Castel Volturno rinunciando al giorno di vacanza. L’argentino sta bene, diagnosi confermata dagli esami clinici, che però non hanno tolto dalla testa del bomber i tarli di una ricaduta. Un problema mentale: ma c’è la Champions, Napoli non può aspettare”.