Lorenzo Insigne è tra i talenti più rinomati del calcio italiano. Il napoletano ha impiegato poco per farsi conoscere anche a livello internazionale grazie a ottime prestazioni in Champions League e in Nazionale. Alla vigilia di Italia-Armenia, Insigne ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.
Posto da titolare col Napoli: ”Bisogna meritare il posto sia nel Napoli che in Nazionale. La mia vita in pochi mesi è cambiata tantissimo, grazie a grandi allenatori come Zeman, Mazzarri, ora Benitez. Ripeto sempre che noi giovani dobbiamo stare tranquilli e lavorare al massimo. Bisogna restare con i piedi per terra: ci vuole tanto per arrivare e un attimo per tornare indietro”.
Allenamento di oggi a Quarto: ”Conoscendo i napoletani ci aspetta una grande accoglienza, ne sono sicuro. Quanto all’allenamento a Quarto penso che sia bello, oltre che giusto, andare su questi campi di periferia. Io ho giocato un paio di volte a Quarto con gli Allievi del Napoli. Io simbolo anticamorra? Io sono napoletano e avvertirò più di altri il senso di questo viaggio a Quarto. Se andiamo là, se facciamo questa manifestazione è per stare vicino a quella gente. Da napoletano so che è importante dividere un momento di riflessione con chi soffre in quelle situazioni. Totti è un grande campione, ma noi giovani ci faremo notare da Prandelli”.
Discriminazione territoriale: ”Contro il Napoli se ne ascoltano tanti… In squadra siamo solo due napoletani (lui e Cannavaro, ndr) e in questa veste siamo più toccati di altri. Però, se qualche tifoso si mette a cantare cori contro di noi, la risposta è continuare a giocare”.
Futuro nel Napoli: ”Il mio sogno è restare più a lungo nella mia città, con la mia gente e con i colori della mia squadra. L’altro sogno è poterne indossare, un giorno, la fascia di capitano. Sto bene a Napoli perché la società mi ha dato sempre fiducia”.
Lotta scudetto: “Roma e Juve? Io rispondo dicendo che la Roma è partita bene, ma noi siamo lì e ce la giochiamo con tutti. Spero che il Napoli arrivi così fino alla fine”.
Prossima partita contro la Roma: ”Spero lo stesso in una grande partita. Se tanti giocatori sono in giro per il mondo con le loro nazionali vuol dire che sono forti e se sono forti Roma-Napoli sarà comunque una bella partita. Certo, è un problema per gli allenatori che non possono preparare la sfida come vorrebbero”.
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