Higuaìn: “Sono qui per vincere. Roma-Napoli importante, ma il campionato è lungo. Sarò sempre grato a Maradona”

Gonzalo Higuaìn ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’ rassicurando i tifosi circa la sua condizione fisica: “Come sto? Bene; anzi, diciamo meglio. Il lavoro prosegue, vado avanti con la tabella personalizzata per le prossime due giornate, Poi lunedì verifichiamo: manca ancora una settimana”.

 

ROMA-NAPOLI IMPORTANTE, MA NON DECISIVA – Il ‘Pipita’ non ritiene la sfida contro i giallorossi una sfida cruciale in chiave scudetto: “E’ prestissimo persino per parlarne. Per quanto ci riguarda, cominceremo a pensarci fra settantadue ore. Però è indiscutibile che sarà una gara importante, capace di lanciare ulteriori segnali: ma nulla di più, niente di definitivo. La stagione è lunghissima, ci sarà modo per doversi eventualmente ricredere, comunque vada”.

 

A NAPOLI PER VINCERE – L’attaccante argentino non si nasconde e racconta le sue ambizioni: “Sono venuto perché il progetto mi piaceva e non voglio assolutamente che De Laurentiis e Benitez abbiano pentimenti per aver puntato su di me. Sono venuto per vincere e penso si possa lottare per riuscirci: siamo in condizione di lottare alla pari, di sognare lo scudetto, di tenere testa a chiunque in Champions. Sono felice di aver scelto Napoli e di essere stato scelto dal Napoli: De Laurentiis mi ha convinto parlandomi delle ambizioni e dunque non scelgo. Un gruppo forte, competitivo a qualsiasi livello, con una base solida costruita negli anni, reduce da qualificazioni in Europa League e in Champions, con una coppa Italia vinta. Io dico che siamo forti, molto forti. Che avvertiamo le giuste motivazioni”.

 

SARO’ SEMPRE GRATO A MARADONA – Higuaìn sottolinea lo splendido rapporto instauratosi con Maradona, che lo lanciò anni fa in Nazionale: “E io a Maradona sarò grato per sempre. Ora capita di sentirsi saltuariamente, ma lui ha sempre belle parole per me: leggo dei messaggi che m’invia attraverso i social network, nelle dichiarazioni. Dire ciò che è stato Diego per l’Argentina e per Napoli è scontato, so cosa ha rappresentato per me e non posso che sottolinearlo ancora”.

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