Iuliano, maxi squalifica per aver difeso un suo giocatore da un insulto razzista

 

C’è sempre un maledetto aprile a scrivere la storia di Mark Iuliano, attuale allenatore degli allievi nazionali del Pavia; il 26 aprile del 1998, protagonista suo malgrado del rigore non rigore più discusso e avvelenato della storia recente del calcio italiano. Oggi, Mark Iuliano è stato squalificato dal giudice sportivo fino al 9 aprile del 2014.

Si legge nel comunicato “perché al termine dell’incontro Novara-Pavia, entrava nello spogliatoio dell’arbitro e lo insultava e minacciava di morte ripetutamente, accusandolo di aver proferito frasi razziste nei confronti di un proprio giocatore e lo spingeva, facendolo arretrare di alcuni passi, per poi essere allontanato a fatica dall’intervento di alcuni dirigenti”.

Adesso ovviamente seguiranno ricorsi e, probabilmente Iuliano tutelerà la sua immagine in ogni sede, denunciando l’arbitro Maggini della sezione di Lecco. Novara-Pavia degli allievi nazionali era finita 6-1 per i piemontesi, con il Pavia costretto a giocare in nove a lungo. A fine gara, Iuliano aveva trovato quasi in lacrime un suo giocatore, Cristian Comi, centrocampista, padre italiano e madre cubana, che gli aveva comunicato di essere stato insultato dall’arbitro durante la gara con la frase: “Levati, ma guarda sto negro del c…”, di fronte alla richiesta di chiarimenti per un fallo non fischiato.

A fine gara, incalzato da Iuliano, l’arbitro avrebbe in un primo momento negato il fatto, per poi restare in silenzio di fronte al ragazzo che era stato portato nel suo spogliatoio per un faccia a faccia. Da qui, il pesante referto della terna arbitrale. In mattinata, Iuliano ci ha spiegato di aver voluto solamente chiedere spiegazioni all’arbitro per un episodio che riteneva molto grave, smentendo categoricamente di averlo insultato e minacciato.

fonte: sportmediaset.it

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