di Antonio Izzo
Finalmente Dries Mertens! Il calciatore belga si rende protagonista con due assist e una grande prestazione che permette al Napoli di tornare alla vittoria dopo la brutta serata contro l’Arsenal. Si riscatta anche Pandev, autore di un gol e di ottimi assist per i compagni. Bene anche Inler e Hamsik che svolge un gran lavoro di organizzazione del gioco e ritorna al gol.
REINA 6 – Due sole parate semplici dopo il minuto 85, per il resto spettatore non pagante vista la pochezza del Livorno.
MESTO 6,5 – Altra buona prestazione dopo quella di Marassi. Lotta su ogni pallone che capita nella sua zona e non concede spazio al suo dirimpettaio amaranto. Maggio sta per tornare, ma lui ha dimostrato che nella difesa a 4 di Benitez può starci benissimo.
FERNANDEZ 6 – E’ lui il prescelto (e non Cannavaro) per sostituire Albiol. Il Livorno in realtà non concede troppi affanni ma quando viene chiamato in causa, l’argentino chiude bene e mostra sicurezza.
BRITOS 6 – Giornata tranquilla dopo il disastro dell’Emirates. Anche per lui gli esami da affrontare sono ben altri visto che il Livorno punge quasi mai.
ARMERO 6 – Bada a non scoprirsi troppo e tenere la posizione. Quando può si sovrappone a sinistra a Mertens prima, Callejon poi.
BEHRAMI 6,5 – Manco a dirlo è suo il recupero del pallone che dà avvio all’azione del vantaggio. L’unica volta che si fa superare, il Livorno sfiora il palo con Emeghara. Come sempre chiude a tutto campo sulle fonti di gioco livornesi, non concedendo mai respiro al portatore di palla avversario.
INLER 7 – Finalmente trova un gol dei suoi da lontano, anche se con la complicità di Bardi. Lui stesso aveva iniziato l’azione con la grande apertura verso Mertens; sfoggia tutta la sua classe in fase di possesso, organizza il gioco con le sue geometrie e lotta come un guerriero quando necessario. Un centrocampista coi fiocchi!
MERTENS 7,5 – Finalmente dà sfogo a tutte le sue qualità: quando parte in velocità è impossibile prenderlo: dopo un coast to coast dalla sua area serve su un piatto d’argento il pallone del vantaggio a Pandev; suo poi l’assist per il raddoppio di Inler dopo che aveva puntato l’avversario sulla sinistra per l’ennesima volta. L’altra sua qualità, mostrata anche nel ritiro di Dimaro, è il calcio piazzato: stupendo il giro al 66′, ma Bardi gli nega la gioia che avrebbe suggellato un’ottima partita.
HAMSIK 6,5 – Lavoro “oscuro” per lo slovacco che organizza il gioco da posizione più arretrata e rifinisce la manovra sulla trequarti. Trova finalmente l’inserimento decisivo e firma il suo quinto gol in campionato. Si rende utile anche in qualche contrasto a centrocampo (83′ BARITI sv – Finalmente arriva l’esordio in serie A).
CALLEJON 6,5 – Nel primo tempo non si vede tanto in fase offensiva. Dà una mano in fase di ripiego e recupera qualche pallone. Ma quando si tratta di ragionare e gestire il pallone, ha la lucidità di ordinare la manovra senza cercare “improbabili” affondi. Ottimo l’inserimento sul filtrante di Pandev e ottimo il tocco che basta a ingannare Bardi per il terzo gol (67′ INSIGNE 6 – Entra nel gol del 4-0, dopo l’ottima assistenza di Mertens che lo smarca davanti a Bardi che però respinge la sua conclusione).
PANDEV 7,5 – Dopo il passo falso all’Emirates, in cui era emersa l’incapacità di fare da vice-Higuaìn e dare profondità alla squadra, sfrutta subito la prima occasione buona in area con un preciso diagonale che non dà scampo a Bardi. Lavora bene il pallone e ha subito l’occasione del raddoppio anche se sul piede sbagliato; nella ripresa veste i panni dell’assist-man e inizia a dispensare passaggi col contagocce ai compagni, come quello per Callejon che vale il tris (76′ ZAPATA sv – Entra a risultato già acquisito e si fa vedere con qualche movimento a smarcare il compagno in fase di contropiede).
BENITEZ 7 – Forte degli 8 punti conquistati in classifica, ci si aspettava qualcosa in più dal Livorno. Nessun affanno dunque per la retroguardia azzurra chiamata al riscatto (dopo Londra) in qualche altra circostanza. Bene tutto il resto: Mertens è in forma e va sfruttata la sua velocità e la sua capacità di puntare l’uomo. Sicuramente la cosa che lo avrà lasciato più soddisfatto sarà stata la gestione del pallone a risultato consolidato.