Nell’anticipo della 6.a giornata di Serie A il Napoli vince a Genova 2-0 e conquista il primato momentaneo in classifica. Azzurri avanti al 14′ con Pandev che sfrutta un errore di Kucka e salta Gamberini prima di battere Perin di sinistro. Il raddoppio lo firma sempre il macedone al 24′: diagonale incrociato di destro su passaggio di Insigne. Nella ripresa il Genoa prova a riaprire la partita ma gli uomini di Benitez controllano e sfiorano il 3-0.
Quello contro il Sassuolo è stato dunque solo un incidente di percorso, una piccola pausa. Il Napoli torna a vincere sul campo del Genoa mostrando l’autorità e la sicurezza ammirate prima dello ‘stop’ di mercoledì. Gli azzurri possono permettersi di lasciare fuori due pesi massimi come Higuain e Hamsik perchè sono già una squadra, a prescindere dai singoli. Benitez aveva parlato di turnover necessario, consapevole di avere un gruppo che in breve, brevissimo tempo, ha assorbito i suoi dettami di gioco.
Senza la punta argentina e il fanstasista slovacco a salire in cattedra contro il Genoa sono Callejon e Insigne. I continui movimenti dello spagnolo e dell’azzurro, che partono larghi per poi accentrarsi, creano scompiglio e fanno perdere la testa ai difensori rossoblu. A beneficiare del gran lavoro dei due è Goran Pandev: il macedone, complice un errore di Kucka, al 14′ apre le danze superando Gamberini e infilando di sinistro Perin. Dieci minuti più tardi il numero 19 raddoppia con l’altro piede su assist, manco a dirlo, di Insigne. La partita in pratica si chiude qui perchè gli azzurri amministrano con grande autorità facendo irretire gli uomini di Liverani grazie a una fitta rete di passaggi. Se lo scorso anno il marchio di fabbrica del Napoli era costituito dalle micidiali ripartenze, oggi i partenopei hanno aggiunto a queste la qualità del palleggio e una maggiore capacità di giocare a bassi ritmi, tallone d’achille della squadra nel campionato passato. Quantità più qualità. La metamorfosi insomma è quasi compiuta. Per far si che lo sia completamente il tecnico deve correggere i difetti che i suoi continuano ad avere. Non sono mancate anche nella gara contro il Grifone pericolose disattenzioni difensive (chiedere a Britos per informazioni). Gilardino da solo ha tenuto in apprensione i 4 del reparto arretrato e per poco non ha trovato il gol dell’1-2. Martedì c’è l’Arsenal in Champions League e sarebbe molto deleterio concedere troppe occasioni da rete. Altrettanto rischioso sprecare i contropiedi come è avvenuto nella ripresa, quando il neo entrato Higuain non ha avuto la solita freddezza sotto porta. L’argentino ha preso il posto del giovane Zapata: il colombiano, complice una condizione fisica non eccelsa, ha faticato, lasciando tuttavia intravedere del potenziale.
Sul fronte genoano dopo la vittoria nel derby sono arrivate due sconfitte e un pareggio. Il dato più preoccupante per Liverani è la sterilità offensiva: nelle ultime tre partite la casella dei gol fatti è rimasta desolatamente vuota. Non basta la buona volontà di Gilardino e Calaiò. Da registrare pure la difesa: il pasticcio che ha portato Pandev davanti a Perin è un errore da matita blu. Il tecnico può comunque consolarsi per lo spirito mostrato in campo: nonostante lo svantaggio il Genoa non si è mai arreso tentando fino all’ultimo di riaprire la sfida.
Pandev 7,5 – Si traveste da Higuain e manda al tappeto il Genoa con due splendide reti. Non fa minimamente rimpiangere il 9 argentino e conferma di essere uno dei punti fermi di questo Napoli. Decisivo.
Callejon 7 – Non dà punti di riferimento ai difensori avversari con i continui tagli verso il centro al pari di Insigne (7). Gli manca un po’ di cattiveria nella fase finalizzativa ma è l’uomo simbolo del nuovo corso di Benitez: attacca, difende e si sacrifica per i compagni.
Kucka 5 – Colpevole in occasione del vantaggio degli azzurri, soffre tremendamente contro Inler e Behrami anche perchè al rientro dall’infortunio. Nervoso, rischia di lasciare in 10 il Genoa protestando eccessivamente con Damato. Da recuperare.
Gilardino 6,5 – Lotta come un leone non dandosi per vinto fino al 93′. Sfiora il gol della speranza con un colpo di testa e fa soffrire costantemente Britos e Albiol (Cannavaro poi).
GENOA-NAPOLI 0-2
Genoa (3-5-2): Perin 6; Gamberini 5,5 (35′ Stoian 6), Portanova 5,5, De Maio 6; Vrsaliko 6, Biondini 5,5, Kucka 5, Matuzalem 5,5 (14′ st Fetfatzidis 6), Antonini 5,5 (1′ st Santana 5,5); Calaiò 6, Gilardino 6,5.
A disp.: Bizzarri, Centurion, Cofie, Konate, Sampirisi, Lodi, Sokoli, Sturaro, Donnarumma. All.: Liverani 5,5
Napoli (4-2-3-1): Reina 6; Mesto 6, Britos 6, Albiol 6 (1′ st Cannavaro 6), Zuniga 6,5; Behrami 6,5, Inler 6,5; Insigne 7, Pandev 7,5 (35′ st Dzemaili sv), Callejon 7; Zapata 6 (13′ st Higuain 5,5).
A disp.: Rafael, Colombo, Fernandez, Armero, Radosevic, Mertens, Hamsik. All.: Benitez 7
Arbitro: Damato
Marcartori: 14′, 24′ Pandev
Ammoniti: Matuzalem (G), Kucka (G), Higuain (N)
Espulsi: –
Fonte: Sportmediaset.it
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