Interessante articolo dedicato dal famoso giornale spagnolo “Marca” al Napoli di Rafa Benitez.
In un completarsi di paragoni, il quotidiano spagnolo analizza uguaglianze e differenze della squadra di oggi, formata da Higuain e Hamsik, rispetto al Napoli storico che, trent’anni fa, fu di Maradona e Careca.
Ecco la traduzione realizzata dalla redazione di NapoliCalcioLive.
“Il Napoli di Rafa Benitez sttupisce tutti in Italia. Ovviamente era giù candidato al titolo prima dell’inizio della stagione, ma le differenze con la prima contendente al titolo, la Juventus, sembrano essersi assottigliate con questo inizio di stagione.
Tanto che a Napoli, la tormentata città del Sud Italia, sono tutti entusiasti per la squadra creata con abilità e maestria da Rafa Benitez.
Le strade napoletane, solitamente piene di simboli che ricordano l’eroe della città, Diego Armando Maradona, accompagnano questi ricordi con l’ormai sempre più facile, ma anche esagerato, paragone tra le due squadre.
Per adesso i ragazzi di Benitez fanno sognare i tifosi con fatti concreti. Ad esempio, questo è il primo Napoli che riesce a vincere nella San Siro rossonera dal lontano 1986: la squadra ci ha messo 27 anni prima della vittoria di domenica per 2-1.
Ancora numeri: nella stagione ’87-’88 furono vinte le prime cinque partite stagionali. Oggi invece, con Higuain leader in campo, le vittorie sono già quattro in campionato, più l’importantissima vittoria di Champions contro i vicecampioni del Borussia Dortmund.
Simbolico è proprio il caso di Higuain: non apprezzato da molti al Real, è diventato importante come voleva essere in un club e con un tecnico che gli hanno dato piena fiducia.
Don Rafé, soprannome con cui i napoletani chiamano Benitez, gli ha concesso la maglia numero 9 senza alcuna condizione. C’è solo Pandev come sua riserva, ma non esiste alcun ballottaggio.
Per l’argentino sarà difficile superare gli 81 gol del connazionale Maradona in Serie A, o i 115 totali siglati tra il 1984 e il 1991. Cavani, suo predecessore, si è fermato a 104, un numero comunque importante.
Il Napoli degli anni ’80 fu una squadra troppo storica e duratura per poter mettere pressioni alla squadra spagnoleggiante che c’è oggi, dove i tre giocatori del nostro paese, Reina, Callejon e Albiol, sono sempre titolari.
Quel Napoli era costruito tutto intorno a Maradona, che aveva accanto giocatori abbastanza conosciuti, come Carnevale, Careca, Bagni Giordano o Alemao, e altri che non sono passati alla storia mondiale, come Garella o Ferrario.
Oggi, invece, più in la dei due leader Higuain e Hamsik, il regista di questo Napoli è Benitez, nel quale il Presidente De Laurentiis ha riposto tutta la sua fiducia per crescere ancora e scalzare la Juve in vetta alla classifica.”
G.A.