Follia a Milano: due napoletani accoltellati, sassaiola su un pullman di tifosi

 

di Mario D’Amiano

 

“Viviamo in un Paese incivile”. Lo sentiamo dire spesso il lunedì dopo le partite di calcio che caratterizzano ogni week-end. L’ennesima dimostrazione l’abbiamo avuta ieri. Tre gli episodi più gravi: prima a Reggio Emilia, dove i tifosi dell’Inter si sono rivolti più volte con cori di dileggio contro i “nemici” napoletani (CLICCA QUI per leggere la news); poi a Roma, dove ogni derby viene rovinato da quattro scalmanati pronti alla guerriglia; infine a Milano, dove alcuni “tifosi” della squadra di casa hanno forse pensato di sfogare la frustrazione per una bruciante sconfitta travestendosi da animali e aggredendo i supporters avversari. Due accoltellati e tanta paura su un bus preso d’assalto con lancio di sassi.

Attimi di terrore per il pullman di tifosi azzurri, gente che aveva attraversato l’Italia solo per guardare la propria squadra mentre riscriveva la storia. Una felicità sconfinata trasformatasi improvvisamente in una grane paura. Imbecilli all’assalto, un napoletano accoltellato ad un gluteo e un altro alla gamba. Per fortuna le conseguenze non si sono rivelate gravi, entrambi gli uomini sono stati medicati sul posto. Ma non finisce qui: nei pressi del Parco Trenno si è consumato l’altro assurdo episodio della serata: alcuni imbecilli – non si possono chiamare altrimenti – hanno preso d’assalto un altro pullman di tifosi partenopei, con un lancio di sassi che, oltre a spaventare non poco i passeggeri, ha provocato anche la rottura di un finestrino.

Per non parlare dei cori a San Siro, che fanno il paio con quelli di Sassuolo-Inter. Anche ieri, infatti, la ‘normalità’ si è ripetuta come sempre. Amene canzoncine quali “napoletani colerosi” sono ormai la colonna sonora di ogni gara in trasferta degli azzurri. Si attendono ora provvedimenti da parte del giudice Tosel. Provvedimenti che dovrebbero essere da esempio contro chi vuole continuare comportarsi da incivile e da delinquente. In gioco non c’è soltanto la fedina penale del cretino di turno; sarebbe ora di ripulire un minimo l’immagine di questo Paese, già martoriato da eventi di cronaca che vanno ben oltre la partita di calcio, ormai terreno di pascolo per questi bovini armati e pericolosi.

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