di Vincenzo Matino
Anche l’ultimo tabù è sfatato. Il Napoli torna a vincere a Milano contro i rossoneri grazie a Britos e a una perla di Higuaìn. Primo posto in classifica riconquistato (a pari merito con la Roma) che vale anche come monito per le altre pretendenti al titolo: il Napoli fa sul serio.
REINA 8 – Parare un rigore a Balotelli a San Siro è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione super. L’ex Liverpool è partita dopo partita sempre più un pilastro del nuovo Napoli targato Rafa Benitez. Mani veloci e piedi da regista, una sicurezza.
MESTO 6,5 – Meno propositivo di Maggio, ma in fase difensiva è encomiabile. Blinda la fascia destra annullando Emanuelson. Una valida alternativa per Benitez.
ALBIOL 6 – Prestazione in chiaro scuro per il centrale ex Real Madrid. L’assist per il gol di Britos viene quasi cancellato dalla memoria dei tifosi dal calcione rifilato a Balotelli che vale il rigore per il Milan. Fortunatamente per lui la serata è favorevole e il Napoli non paga pegno.
BRITOS 7 – Oltre al gol con cui apre la festa azzurra, in difesa giganteggia contro Balotelli e Matri. Raramente i due attaccanti rossoneri riescono a liberarsi dalla sua marcatura. Ottima prestazione, concentrata.
ZUNIGA 6 – Meno propositivo del solito in fase offensiva. Lo sforzo profuso contro il Dortmund si fa sentire, ma porta comunque la pagnotta a casa limitando Abate sulla destra.
BEHRAMI 7,5 – Partita mostruosa del mediano svizzero. Corre, raddoppia, scalcia. A inizio gara si inventa anche una serpentina degna di un fantasista che non riesce a concludere con un gol solo per i limiti imposti da madre natura ai suoi piedi.
DZEMAILI 5,5 – Gli manca il giusto mordente. Non riesce quasi mai a dettare i tempi di gioco ai compagni, risultando avulso dal gioco.
CALLEJON 6 – Un passo indietro rispetto alle ottime prestazioni a cui ha abituato la platea napoletana. Ci mette comunque tanta quantità.
HAMSIK 6,5 – Solito lavoro fondamentale di raccordo tra centrocampo e attacco. Trova meno spazio per proporsi in fase offensiva ma resta l’ago della bilancia di Benitez (22’ Pandev 6 – Pochi palloni giocabili per il macedone, che trova comunque il tempo di sprecare il pallone del 3-0)
INSIGNE 5,5 – Tra i più stanchi dopo l’impegno di Champions. La freschezza e la genialità nell’uno contro uno che lo contraddistingue latita. Dà una grossa mano a Zuniga in fase passiva e corre finchè ne ha. (39’ Inler s.v.)
HIGUAIN 8 – Controllo di palla spalle alla porta, tocco smarcante e poi fucilata che fulmina Abbiati. Il gol del ‘Pipita’ riassume le qualità del centravanti da sogno che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra. 3 gol in 4 partite di campionato, che tradotto nel linguaggio del tifoso sta a significare “Cavani chi?!”. Arrivare a 30 gol non è semplice, ma le premesse sono più che ottime. (33’ Mertens s.v.)
ALL. BENITEZ 7 – A lui i meriti di aver schierato gli uomini giusti al momento giusto. Mesto è tra i migliori in campo, Britos ripaga la fiducia del tecnico con un gol. In fase offensiva i movimenti funzionano a meraviglia e mai come quest’anno la squadra azzurra mostra un gioco divertente e una consapevolezza mai vista prima.
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