ESCLUSIVA – Grillo: “Napoli, ti consiglio ‘El Chico’: è il nuovo Agüero! Tutto sugli argentini accostati agli azzurri”

 

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di Sabrina Uccello e Gianluca Vitale

 

Maximiliano Grillo, giornalista sportivo argentino, è la voce di Radio Nacional, emittente che segue da vicino le questioni interne a Racing Club e River Plate, due club i cui talenti sono stati più volte accostati al Napoli. La redazione di NapoliCalcioLive.com l’ha intervistato in esclusiva per parlare di mercato e non solo.

 

Cominciamo con un argentino sbarcato in Italia: Centurión. Il Genoa è riuscito nell’impresa di portarlo in Europa, ma le indiscrezioni lo volevano da tempo nel mirino di Napoli ed Anzhi. Di che giocatore si tratta? Potrà essere un rimpianto per gli azzurri?

“Negli ultimi anni in Argentina abbiamo avuto la fortuna di formare una serie di talenti che hanno poi rivoluzionato il nostro calcio in tutti gli aspetti, e Centurión fa parte di questa schiera. Il suo esordio è avvenuto nel Racing ma per alcuni problemi disciplinari ha dovuto aspettare un po’ prima che gli venisse data fiducia. La maggior parte degli allenatori, infatti, non lo prendeva in grande considerazione per questo suo atteggiamento, fin quando Luis Zubeldia cambiò completamente giudizio dandogli la chance del debutto, che Centurión non ha fallito. Parliamo di un esterno molto rapido, palleggiatore, tenace, bello da vedere e che resiste benissimo agli attacchi avversari. Forse l’unica cosa che gli manca è il carattere da trascinatore che solo anni di esperienza potranno fornirgli, però ha tutte le qualità per sfondare. Come stile di gioco, può essere assimilato al Di Maria dei primi tempi, ma ad ogni modo io penso che non sarà un rimpianto per il Napoli. Gli ultimi sei mesi sono stati ottimi in Argentina, allontanando la sua mente dalle voci di mercato. Credo che il Genoa rappresenti per lui un’ottima chance perché gli darà modo di adattarsi al ritmo europeo. Poi, se tutto andrà bene, la sua qualità lo spingerà ad essere cercato dai ‘top club’ e a trasferirsi altrove”.

 

Passiamo a Luciano Vietto, che strabiliò l’Europa segnando una tripletta al San Juan al suo esordio con il Racing. Lo hanno accostato al Napoli e paragonato a signori del calcio quali Falcao ed Agüero. Ci sono effettivamente possibilità di vederlo nel Vecchio Continente? È pronto per il ‘grande salto’?

“Vietto è da considerarsi un’altra delle scoperte dei vivai di cui parlavamo prima. È venuto fuori grazie all’ottimo lavoro svolto nelle divisioni giovanili del Racing Club insieme a prospetti come lo stesso Centurión, Rodrigo de Paul e Zuculini, per esempio. Credo che con Éder Balanta sarà una dei nomi più ‘caldi’ del prossimo mercato. La sua situazione è diversa rispetto a Centurión, perché Vietto ha già dimostrato che può essere un leader in attacco. Lo dimostra partita dopo partita: è il ‘trascinatore’ di in una squadra che funziona e che se la gioca per risalire la classifica. La sua maturazione calcistica è stata molto rapida e distinta dagli altri giovani. Detto questo, sono molte le indiscrezioni intorno al suo futuro, però per il momento non c’è nulla di concreto. Il Racing spera di venderlo ad una cifra vicina ai 10 milioni di euro perché conosce le sue qualità. È rapido, sicuro di sé, è esplosivo e segna molto, per descriverlo è possibile un paragone con il primo Agüero, non della stessa elevatezza però completo. È potente, con un ottimo colpo di testa e buon tiro anche dalla media distanza, per di più si muove molto. È difficile trovare un altro paragone, perché dopo Agüero, di cui si diceva prima, fino ad oggi non c’è stato in Argentina un altro attaccante in grado di fare così tanto la differenza come ‘El Chico’”.

 

Soffermiaci su Balanta del River Plate. Non è un caso che il Barçelona sia sulle sue tracce, così come la Juventus e il Napoli che vi hanno intravisto il nuovo Chiellini.

“Balanta è la straordinaria rivelazione di un River che ha barcollato per alcuni anni. Almeyda è stato il primo a credere in lui e ad insistere perché partecipasse al ritiro; in seguito Ramón Diaz, suo successore sulla panchina dei ‘Millonarios’, ne ha accelerato l’inserimento in Prima Squadra  a causa della grande quantità di infortunati.  Il colombiano non ha deluso. Giocò e gioca tuttora come se il posto fosse sempre stato suo e non ha mai sentito il peso della maglia. Nelle divisioni giovanili è stato schierato come ‘enganche’, una sorta di ruolo di raccordo tra centrocampo e difesa, con il numero 5, prima di assumere l’attuale posizione di difensore centrale. Questo spiega la sua escalation per arrivare a gestire con autorità e buona tecnica la palla, un’abilità non usuale tra i suoi colleghi di reparto. È vero che a volte pecca sul piano disciplinare, però è insuperabile per velocità, capacità di reazione, temperamento e forza, che destabilizza gli avversari. Oggi, anche per l’ottimo gioco aereo, lo possiamo definire il miglior difensore del campionato. Chiaramente moltissime squadre saranno pronte a prenderlo nel prossimo mercato e sappiamo che il Barça lo sta corteggiando. Balanata si incastrerebbe perfettamente nel gioco della squadra catalana: gli spagnoli, com’è noto, non investono su innesti qualsiasi ma solo quelli che hanno un certo modo di giocare e Balanta possiede le qualità richieste. Più difficile vederlo al Napoli o in Italia, anche perché ha una clausola rescissoria molto importante: circa 40 milioni di euro. Ad ogni modo mai dire mai, ma certamente non resterà in Argentina”.  

 

Si è parlato anche di Bruno Zuculini, fratello di Franco che il Genoa soffiò proprio al Napoli. È già all’altezza di palcoscenici importanti?

“Per Zuculini posso dire che inquadra perfettamente la maniera di giocare consona al calcio europeo: da noi è chiamato ‘volante mixto’, perché è forte nel marcare a metà campo e allo stesso tempo sa sorprendere gli avversari arrivando nella loro area per segnare. Ha un’umiltà unica e non a caso il Racing lo considera come prossimo partente e per questo gli ha già sottoposto il rinnovo contrattuale, in modo da non perdere nulla in caso di cessione. Se il Napoli è in cerca di un centrocampista di prospettiva, farebbe bene a puntare su di lui”.

 

Se potessimo lanciare un altro nome per il Napoli, quale sarebbe? Quale talento argentino potrebbe fare al caso del club azzurro?

“Io dico Vietto. Sarebbe un grande acquisto per il suo modo di impostare l’attacco. Si muove molto, crea e rifinisce: qualcosa come un Hamšík del Sudamerica, per intenderci”.

 

Chiudiamo con Higuaín. Cosa può dirci del suo passato al River Plate? Che giocatore è stato ai tempi dell’Argentina e cosa può significare oggi per il Napoli?

Gonzalo è uno dei calciatori che si sono evoluti di più nel calcio argentino. Una sua primissima apparizione è stata appunto nel River, ma non vi rimase a lungo. In quel periodo la squadra non occupava una buona posizione in classifica e la gestione della dirigenza era pessima. Praticamente venne regalato, infatti il River incassò poco o niente dalla sua cessione. Il salto di qualità al Real Madrid è stata la cosa migliore che potesse capitargli. Non solamente perché gli ha dato l’opportunità di giocare in uno dei club più importanti al mondo, ma anche perché lì ha potuto migliorarsi, imparando da tante stelle del calibro di Cristiano Ronaldo e Benzema. Ha dovuto combattere con i migliori attaccanti per guadagnarsi un posto, affrontare i migliori difensori d’Europa e non ha mai deluso. Questo ha fatto sì che ad oggi possa essere il punto di riferimento di qualsiasi squadra. Napoli rappresenta per lui una grandissima sfida e senza ombra di dubbio dico che farà dimenticare Cavani nel minor tempo possibile”.

 

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