Dagli inviati a Castel Volturno, AntonioPapa e Gianluca Vitale
Premi su F5 o clicca qui per aggiornare la pagina
Si avvicina il weekend sportivo e con esso gli impegni di campionato. Domani sera, al San Paolo, gli azzurri dovranno affrontare l’Atalanta con molte assenze importanti dovute ai recenti impegni con le nazionali e alla Champions League. NapoliCalcioLive.com è a Castel Volturno per seguire la diretta della conferenza stampa prepartita di Rafa Benitez.
La conferenza inizierà alle ore 15,30.
15,27 – E’ tutto pronto, si attende l’arrivo di Rafa Benitez.
15,33 – Giornalisti ai loro posti, è tutto pronto. Benitez entra in sala, tra poco inizia a conferenza.
Domanda sul turnover. Benitez risponde: “Ho sempre detto che la partita più importante è la prossima, quindi adesso è l’Atalanta la partita più importante, senza pensare alle prossime. Ho sempre detto che in questa squadra sono tutti importanti, tutti titolari, quindi chiunque venga messo in campo domani o mercoledì deve sentirsi ugualmente indispensabile per questa squadra. Devo essere coerente. Non lo ripeterò mai abbastanza: si vince alla fine del campionato, non dopo tre partite o dopo tre mesi. Certo, vincere dà fiducia, ma pur vincendo ora non abbiamo concluso ancora nulla e non concluderemo nulla fino alla fine della stagione. Dobbiamo lavorare con la stessa intensità sempre e comunque.Il turnover dipende sempre dai risultati: chiunque giochi, anche se non ha giocato nelle scorse partite, sarà giudicato dal pubblico a seconda dei risultati. Se vinciamo diranno tutti che il turnover è buono, se perdiamo diranno che è cattivo. Dipende solo da questo. Io chiedo a chiunque scenda in campo di dare il massimo, mi basta questo“.
Domanda sulle partite delle concorrenti. Benitez risponde: “Non guardo alle partite degli altri, perché non posso far nulla per cambiare le cose. Io penso a lavorare per la nostra, dove è possibile intervenire sulle modifiche opportune. I risultati di Inter, Milan Juve non incideranno su Napoli-Atalanta“.
Domanda su Hamsik. Benitez risponde così: “A questo livello, con tanti elementi che sono anche in Nazionale che giocano una partita ogni 2-3 giorni è inevitabile che ci debbano essere dei cambi. Tutti possono restare fuori se ritengo sia il caso, anche Higuaìn, anche Hamsik. Non so ancora chi resterà fuori domani, nessuno deve sentirsi sicuro del posto“.
Parallelo col Liverpool di 9 anni fa. Benitez: “Certo, ci sono tante analogie, ma questo non vuol dire nulla. Si può finire in bellezza, ma non dobbiamo fare il gioco delle analogie, perché rischiamo di deconcentrarci e non puntare ad emulare il passato“.
Domanda su Paolo Cannavaro. Benitez afferma: “Cannavaro per noi è un calciatore importante e sicuramente troverà il suo spazio, ma anche gli altri stanno rendendo al meglio e stanno giocando bene“.
Domanda su Zapata: “Sono sorpreso da Zapata, ha subito capito come deve lavorare. Quando i giocatori arrivano dopo le Nazionali, normalmente fanno un allenamento meno intenso del solito. Sto verificando le condizioni di tutti e a ieri erano tutti in perfette condizioni, anche Marek. Zapata si è già ambientato bene, ha capito già tante cose: come la macchina, il telefono, la casa (Benitez scherza, ndr). Insomma, tutti questi aspetti che servono per ambientarsi. La condizione è ancora un po’ in ritardo a causa dei tanti viaggi dalla Colombia all’Argentina all’Italia, ma si sta allenando per migliorare e sta già assimilando bene le mie direttive, aiutato anche dalla lingua“.
Benitez parla di Mertens: “Mertens è un giocatore che come caratteristiche è molto simile ad Insigne: parte largo e punta verso il centro cercando di tirare in porta. L’ho visto in ottima condizione, sicuramente troverà il suo spazio“.
Sugli errori difensivi: “L’importante è non perdere la fiducia in se stessi, bisogna avere il coraggio di riprovare anche le cose che si sbagliano. E’ stata una settimana importante per lavorare su chi non è partito con le Nazionali, ci è servita per migliorare alcuni aspetti tattici“.
Sull’Atalanta: “Non è importante con quale modulo giochi, né quale siano i calciatori più temibili. Chiaramente è una squadra rodata, di grande esperienza, che ha elementi di valore anche in attacco. Ma noi dobbiamo preoccuparci di noi stessi: se facciamo ciò che sappiamo fare non dobbiamo temere gli avversari“.