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Hugo Campagnaro è stato uno dei migliori nell’avvio dell’Inter. L’argentino è stato il vero e proprio colpo della campagna acquisti estiva. Ecco le sue parole al Corriere della Sera alla vigilia di Inter-Juve:
Come ci si sente a giocare Inter-Juve dopo tanti chilometri?
“Per ora riesco a tenere gli occhi aperti e non è poco. Ma la situazione non è drammatica, abbiamo ancora tempo per recuperare e presentarci in buone condizioni fisiche. Sul piano nervoso mi sento prontissimo, come tutti. Da questo punto di vista avrei potuto giocare un minuto dopo essere atterrato a Malpensa”.
Come commenta le parole di elogio di Moratti?
“Ringrazio il presidente per quanto ha detto. Io come gli altri ho iniziato bene, ma è solo l’inizio. L’importante è continuare così”.
Mazzarri è così severo come dicono?
“Questa è la mia settima stagione consecutiva con lui: dalla Samp all’Inter, passando per 4 anni a Napoli. La sua forza è quella di far diventare una squadra il gruppo di giocatori dal quale parte. Chiede molto, ma dà molto. Sa spiegare benissimo cosa vuole, con lui tutti sanno come muoversi , dove andare e come giocare. Prova e riprova tutto durante la settimana. Questo avvicinamento alla Juve è stato particolare per lui perché non aveva i nazionali. So che ha lavorato molto e bene con chi è rimasto. E’ esigente ma tra noi non c’è nessuna crisi del settimo anno. Anzi semmai il contrario”.
Perché ha scelto la sfida dell’Inter con il Napoli in Champions?
“Io ero in scadenza di contratto e la trattativa per il rinnovo era difficoltosa. Non volevo arrivare all’ultimo giorno per decidere il mio futuro, anche perché nel calcio c’è sempre il rischio di farsi male e io ho 33 anni. Ho valutato varie situazioni ed ho scelto l’Inter perché era una sfida affascinante. Sono contentissimo di essere qui”.
Come ha trovato la città di Milano?
“Spero di poter andare in centro. Tra ritiro a Pinzolo e tournèe americana non sono ancora riuscito a vedere il Duomo, ma c’è tempo…”.
Come si fa ad avere 33 anni e non sentirne il peso?
“Allenandosi molto più di quando si è giovani. Alla mia età più si lavora e meglio è”.
La Juve fa paura?
“Paura no, ma abbiamo grande rispetto per la squadra che ha vinto gli ultimi due scudetti. la forza della Juve sta nella qualità della rosa; hanno ricambi molto forti. Non c’è Marchisio e gioca Pogba, questo dice tutto. Così anche chi si sente titolare è obbligato a dare tutto, anche in allenamento, per non perdere il posto”.
L’Inter è come la Juve di due anni fa?
“E’ presto per dirlo. E’ importante aver iniziato bene. Vincere dà fiducia e siamo sulla buona strada. Stiamo ctrescendo e migliorando giorno dopo giorno. Queste due vittorie sono importanti anche per i tifosi, che hanno ritrovato la voglia di tifare per l’Inter. Nella prima di campionato col Genoa c’era un clima bellissimo a San Siro. Si rtespirava la passione di chi ci segue”.
Perché l’Inter dovrebbe riuscire a battere la Juve?
“Perché c’è grande voglia di far bene e siamo partiti forte, poi siamo una squadra di cui potersi fidare. Abbiamo dimostrato di avere un buon gioco, di essere equilibrati e sappiamo cosa fare. Non so se vinceremo, ma lo spero. Penso che faremo una bella partita, ci sono tutte le condizioni per farlo. Credo che la partita con la Juve in America ci sia servita per capire tante cose”.