di Antonio Izzo
Riparte la settimana-tipo in serie A, ma il Napoli non potrà contare sull’intera rosa. Gli impegni di molti suoi elementi con le rispettive Nazionali, non consentiranno a Benitez di preparare al meglio la gara contro l’Atalanta, prossimo avversario nell’anticipo di sabato. Mai facili da affrontare i bergamaschi storicamente. Avversario difficile da affrontare generalmente per tutti. Ai microfoni di Napolicalciolive.com ne parla il doppio ex, Bortolo Mutti, che analizza anche il (presunto) problema difensivo del Napoli, la situazione di Cannavaro e le differenze con il sistema di gioco e il turnover di Mazzarri dello scorso anno: “Turnover si, ma cercando di non sminuire il valore tecnico della squadra”.
Mister, sabato arriva l’Atalanta al San Paolo: che tipo di gara sarà?
Partita ricca di interessi, vista la partenza importante del Napoli. Sicuramente gli azzurri troveranno un’Atalanta non troppo arrendevole dopo che ha ottenuto una vittoria sofferta con il Torino. Saranno importanti anche le motivazioni delle due squadre e l’aspetto tecnico: la gara sarà giocata dal Napoli in maniera risoluta, però di fronte ci sarà un avversario difficile da affrontare.
In che modo l’Atalanta cercherà di mettere in difficoltà il sistema di gioco di Benitez?
Hanno un grande potenziale offensivo grazie alla rapidità di Moralez e la potenza di Denis. E’ chiaro che cercheranno di attaccare gli spazi che il Napoli concederà perché gli azzurri cercheranno di fare la gara, di gestire la palla… L’Atalanta è molto brava a ripartire e bisognerà stare attenti a non commettere gli errori che si sono fatti contro il Chievo.
A proposito di ripartenze, l’anno scorso erano un pregio di Mazzarri nel Napoli. Considerato il gioco di Benitez, è questa la differenza maggiore tra il Napoli attuale e quello passato?
Sono atteggiamenti tattici abbastanza opposti. La squadra di Mazzarri si raccoglieva sulla linea difensiva a cinque, i centrocampisti accorciavano molto, ed era poi molto brava ad attaccare gli spazi con la velocità dei suoi attaccanti e degli esterni che si alzavano. Invece quello di adesso è un Napoli che occupa tutto il campo, con due esterni difensivi e due offensivi . E’ una squadra più portata alla manovra e alla gestione della partita.
Quale dei due sistemi è migliore?
Pagano entrambi, perché l’anno scorso si è raggiunto il secondo posto sfruttando le caratteristiche di certi giocatori. Ora c’è un’impostazione tattica diversa, con un altro tipo di elementi. Vedremo come finirà quest’anno.
Contro l’Atalanta Benitez sarà chiamato a un primo turnover, visti gli impegni dei nazionali e l’imminente sfida di Champions: e subito si parlerà delle differenze con quello di Mazzarri…. turnover meno radicale?
Non so, è chiaro che la gestione del gruppo sarà importante. In questo momento non c’è molto da gestire perché siamo ancora all’inizio.
Lei farebbe giocare chi è in più forma, oppure adotterebbe un altro criterio?
Quelli che sono più in forma devono avere la priorità. Nel tempo poi si inseriscono risorse di sostegno cercando di non sminuire il valore tecnico della squadra. In questo momento è importante mantenere alti gli obiettivi e non perdere di vista niente.
Per i due gol subiti a Verona, si è già creato un caso: è un allarme oppure è stato solo un episodio?
Più che altro sono state delle incertezze, delle incomprensioni. Gol così, a un metro dalla riga, create da un pò di disattenzione, sono situazioni che devono essere limate, migliorate, perché la fase difensiva è alla base delle grandi vittorie. In futuro non sono ammessi più errori del genere.
La colpa è solo di un singolo o del nuovo sistema di gioco di Benitez in generale?
No, si tratta di mancanza d’intesa che sicuramente si consoliderà con il tempo. E’ vero che l’impianto di gioco è nuovo, diverso rispetto allo scorso anno, ma col tempo si miglioreranno queste disattenzioni.
Cannavaro riprenderà il posto da titolare?
Me lo auguro per lui che è un grande calciatore. Però in una squadra è importante anzitutto avere la grande disponibilità del gruppo nei confronti dell’allenatore, in modo che faccia le sue scelte con grande libertà. Ognuno poi deve essere protagonista quando è chiamato in causa. A volte l’esclusione fa male, ma è normale che in certe situazioni si possa avere questa disponibilità di alternanza.
Secondo lei con il capitano al posto di Britos le cose migliorerebbero?
Sono due ottimi giocatori. Nella linea di difesa a quattro i due centrali devono avere tempi e grande intesa. Sono situazioni che l’allenatore valuterà, dettate anche dall’aspetto tecnico.
Per lo scudetto la Juve è ancora avanti al Napoli?
In questo momento si, però penso che tutto sia da valutare in un arco di 8-9-10 partite. Dopo due gare è difficile giudicare, però conosciamo i valori. Il Napoli è a ridosso della Juve, ha fatto un’ottima campagna acquisti, è una squadra completamente nuova sotto l’aspetto della mentalità e del gioco. Vediamo dove arriverà.
E’ un discorso a due?
C’è un gruppo di squadre che partono con gran voglia di far bene e sono ambiziose. Renderanno la vita difficile alla Juve. Sono sicuro che sarà un campionato meno noioso rispetto all’anno scorso.
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