La sfida tra Napoli e Atalanta si avvicina. A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Guglielmo Stendardo, difensore dell’Atalanta: “Il mio passato a Napoli? Ho avuto la fortuna di esordire a 17 anni col Napoli per cui questo è un ricordo indelebile che non dimenticherò mai più. Aver esordito con la maglia della propria città è motivo di grande orgoglio. Poi, sono andato via giovane ma il mio percorso è stato ricco di soddisfazioni perché ho avuto la fortuna di giocare in squadre importanti. Per un giovane napoletano, l’obiettivo è affermarsi nella propria città ma profeta in patria non si diventa e la cosa più importante è che il Napoli, oggi, lotti per lo scudetto. Ho sempre creduto nel progetto azzurro e poi questa è una piazza importante, che include milioni e milioni di tifosi per cui sapevo che sarebbe tornata ai massimi livelli. La società ha operato bene e oggi, dopo 9 anni, è una delle società più importanti d’Italia. Ci sono tutti i presupposti affinché questa squadra possa fare bene anche in futuro. Come ogni squadra che crea tante palle gol e che quindi fa un’ottima fase offensiva ha bisogno di calciatori che si sacrifichino molto in fase difensiva. Questa, non riguarda solo i difensori perché questa fase la si fa in modo collettivo. La cosa importante è trovare il giusto equilibrio. Il modulo del Napoli è nuovo, si passa dalla difesa a tre a quella a quattro per cui i meccanismi devono essere assimilati. Però, ci sono individualità importanti che possono fare la differenza. Sabato incontrerò il Napoli da avversario ma tra Napoli e Juventus è ovvio che io faccia il tifo per gli azzurri. Sono napoletano, orgoglioso di esserlo e mi auguro che gli azzurri possano vincere lo scudetto. Però, sono realista e dico che non è facile perchè la Juve è abituata a vincere, ha ottime individualità ma sono certo che sarà uno bello scontro fino alla fine”.
IL FUTURO – “Spero di giocare tanti anni ancora anche perchè ho la fortuna di far parte di una grandissima società il cui presidente lo definisco un animale raro in natura”.
CASO CANNAVARO – Non ho sentito Cannavaro ma certamente sabato avrà modo di salutarlo. Non sarà facile continuare a mantenere questa media per me. La cosa più importante per i difensori è saper difendere e cercare di farlo al meglio. Poi, se dovessi segnare ben venga ma mi auguro di difendere sempre in modo attento soprattutto quando si affrontano squadre forti come il Napoli. Ogni squadra richiede una grossa concentrazione. I miei gol, superiori a quelli di Higuain e Insigne? Contro giocatori così rapidi, veloci e forti non sarà facile fare bene. Sappiamo di incontrare una squadra molto forte, soprattutto in fase offensiva e per me sarà molto dura“.
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