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José María Callejón non è certo uno che si tira indietro: non si risparmia mai, neanche quando c’è da parlare pubblicamente. Presente ieri al GP di Monza con la famiglia, il giocatore azzurro si è lasciato andare a dichiarazioni esaltate ed esaltanti, riprese da ‘Il Corriere dello Sport’: “La vittoria sta nella testa – ripete spesso l’ex Real, che ama anche ricordare che – “Mou (Mourinho), quando segnavo, mi saltava sulle spalle. A Madrid – prosegue, confrontando la capitale spagnola a Napoli – è complicato ma la città è grande e le strade enormi”. Eppure, anche in Campania si può raggiungere un grande obiettivo, il più ambito da chi fa del calcio il suo mestiere: “È chiaro che qui si può vincere lo Scudetto, ma siamo appena alla seconda di campionato”, conclude con un sorriso. Il tutto, senza mai dimenticare l’emozione di quella sua prima volta al San Paolo: all’epoca (5 agosto 2009, ndr) sulla panchina di Fuorigrotta sedeva ancora Donadoni e l’Espanyol, l’allora squadra di Callejón, pareggiò 0-0 in trasferta. Il brivido gli venne dal pubblico, quarantacinquemila spettatori per un’amichevole di precampionato; la curiosità è invece legata alla presenza, in quella squadra, di Maggio, Cannavaro e Hamšík. José María rimediò anche un cartellino giallo…
G.V.