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di Gianluca Vitale
“Che errore perdere così Campagnaro, Higuaín è forte ma non è Cavani”. Pensieri e parole di Alessandro Altobelli, ex campione del Mondo nel 1982 ed oggi opinionista tv per ‘Al Jazeera Sport’ in Qatar, dove commenta le partite di coppa delle squadre italiane. NapoliCalcioLive.com lo ha raggiunto in esclusiva per affrontare diversi temi:
Appena due giornate di campionato: quali le sue impressioni?
“Ancora una volta la Juve ha dimostrato di essere la squadra da battere. Subito dietro vedo Fiorentina e Napoli che, in virtù di un ottimo mercato, saranno certamente protagoniste sino alla fine. Il Milan ha steccato la prima probabilmente perché la testa era già alla Champions; ora hanno preso Kaká e si sono ulteriormente rinforzati. A mio avviso la vera sorpresa è l’Inter: ha quasi tutti gli stessi giocatori dell’anno scorso, con l’unica, grande differenza che Mazzarri riesce a tenere insieme un gruppo fino a poco tempo fa demotivatissimo. Senza coppe i nerazzurri potranno disturbare, e parecchio, le pretendenti al vertice. Anche la Roma è partita bene, dimostrando di poter reggere le pressioni iniziali. Al momento, è questo il quadro complessivo della Serie A”.
Mazzarri all’Inter e Benítez al Napoli: chi ha fatto l’affare migliore?
“Entrambi. Mazzarri ha fatto una scelta ponderata, ben precisa, andando a Milano nel momento più opportuno: l’Inter di Stramaccioni aveva chiuso al nono posto, lasciandogli in eredità grandi calciatori che però avevano reso solo a metà; dall’altro lato, il ciclo di Walter a Napoli era ormai concluso, e questo connubio di fattori ha reso l’addio quasi indolore. Benítez, dal canto suo, è un grande allenatore: ha vinto in Spagna, in Inghilterra e in Champions; ha avuto un po’ di sfortuna in Italia, è vero, ma non era facile sostituire Mourinho. Napoli rappresenta per lui un’ottima possibilità di ‘riscatto’ nel nostro campionato e finora ci sta riuscendo molto bene”.
Campagnaro a parametro zero: davvero un bel ‘regalo d’addio’ a Mazzarri…
“Seguo Hugo dai tempi del Piacenza: un giocatore serio, tranquillo, che non disturba mai i compagni. A Napoli ha dato tanto. Il mancato rinnovo mi ha sorpreso; evidentemente sarà rimasto deluso da qualche atteggiamento societario. Per ‘poco’ De Laurentiis si è lasciato scappare una pedina importante e Moratti ha fatto un acquisto perfetto. Mazzarri lo sa bene e se ha voluto Campagnaro è perché gli serviva un uomo affidabile che mantenesse certi equilibri ed assicurasse buoni movimenti anche in fase di spinta”.
Hamšík è sempre più leader e trascinatore degli azzurri
“Marek ha un carattere d’acciaio e tatticamente è difficile da marcare, non dà punti di riferimento. Lo conosco da Brescia: era solo un ragazzino quando passò dalle Giovanili alla Prima Squadra. Negli ultimi anni è cresciuto tantissimo: arriva al gol con una facilità estrema, ha un’incisività ed una capacità d’inserimento che ricordano molto Nedvěd. Certo, Hamšík è più trequartista e meno esterno, però corre tanto ed ha numeri incredibili. Se vogliamo, è talmente straordinario che non andrebbe paragonato a nessuno. Se può ambire al Pallone d’Oro? Per raggiungere determinati traguardi dovrebbe vincere in Italia, in Europa e con la Nazionale. Quest’ultima in particolare è una possibilità assai remota dal momento che la Slovacchia non ha una squadra forte. Se tanto mi dà tanto, Marek deve fare di tutto per imporsi col Napoli e mettersi in mostra a suon di grandi prestazioni”.
In termini di valore assoluto, Higuaín vale Cavani?
“Stimo l’argentino: bel giocatore, ma Cavani fa trenta gol a stagione e nel calcio moderno sono i numeri che contano. Edinson a Napoli è stato un extraterrestre e trovo difficile che qualcuno possa emularlo”.
Il Napoli in Champions in uno dei gironi più difficili. Dove potrà arrivare?
“Sarà dura per tutti al San Paolo: anche per il Borussia. Il Napoli è una squadra in grado di non temere nessuno e ha già dimostrato di saper mettere in difficoltà chiunque. Chelsea, Bayern e Man City: chiedete a loro. La Champions non è il campionato o la Coppa Italia e lo sapiamo, ma le qualità ci sono tutte per centrare obiettivi importanti”.
Insigne ha un obiettivo preciso: disputare il prossimo Mondiale. Crede potrà riuscirci?
“Su di lui ha sempre avuto ragione Zeman: da Foggia a Pescara, è stato il primo a credere fortemente nelle potenzialità di Lorenzo. In Under-21 era straripante; con la Nazionale Maggiore ha fatto già vedere il suo talento muovendosi molto bene contro l’Argentina. Nel Napoli può tagliarsi una grossissima fetta di spazio in vista del Brasile. Benítez si fida di lui e così anche Prandelli”.
Chiudiamo con una domanda da doppio ex: il suo pronostico per Inter-Juventus
“Un mese fa tutti avrebbero detto ‘2’ dando i bianconeri per stravincenti, ora qualcosa sta cambiando. Chiariamoci: la Juve resta sempre la squadra da battere, ma Mazzarri vorrà ben figurare in casa e chiederà ai suoi il tutto per tutto. Vincere aiuta a vincere e finora anche i nerazzurri hanno sempre fatto tre punti. Aspettiamoci qualche sorpresa…”.
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