VIDEO – Il golazo di Vargas, ‘Turbo’ solo in Cile: ecco il vero segreto di Edu

 

 

di Sabrina Uccello

 

Doctor Jekyll e Mr. Hyde, Peter Parker e Spiderman, Walter Dorian e Diabolik. Tutte le similitudini del caso non reggono più, eppure la domanda persiste: chi è Eduardo Vargas? Per chi lo ricorda come il ragazzo di Santiago che timidamente si apprestava a vestire la maglia del Napoli nel 2012, il nome dell’ex Universidad de Chile è legato all’immagine una meteora il cui cartellino è costato a peso d’oro ma che poi in fin dei conti non ha mai reso il dovuto. Una continua trafila di dubbi e di aspettative che non si sono mai tramutate in realtà, al punto tale che ha sollevato l’eterna questione amletica: è o non è quello che  ha fatto impazzire il Sudamerica?

 

FLOP GREMIO – La mancata risposta è stata passata di striscio a quelli del Grêmio. Le ambizioni di De Laurentiis e la fretta della piazza napoletana, infatti, hanno siglato meglio di una firma su carta il trasferimento del cileno alla corte dei brasiliani di Vanderlei Luxemburgo in attesa di vedere la reale stoffa del numero 9, di cui nella Terra del Fuoco ancora si parla. Niente da fare, fallito anche il ciak secondo. L’ingombrante presenza del Pirata Barcos ha oscurato nuovamente Edu Vargas, che, oltre qualche sprazzo di luce in Libertadores e suoni di campanello in Campionato, non ha fatto vedere. Insomma, nemmeno in Brasile riesce a fare eco alle prestazioni di quel famoso 2011, durante il quale con la maglia azul ha conquistato la Copa Sudamericana che lo ha posto sul podio dei migliori insieme ad un certo signor Neymar.

 

RISVEGLIO CILENO – La frenesia che gira intorno all’ambiente napoletano con la venuta di Higuain, Callejon, Mertens e compagnia ha poggiato nel ripostiglio dei ricordi la promessa del calcio cileno; quando però si riapre la parentesi qualificazioni ai Mondiali 2014 e Vargas ancora una volta incanta tornando a segno con la camiseta della Roja e facendo impazzire di gioia i tifosi rossi, una domanda sorge spontanea: è l’alter ego del cileno che gioca in Nazionale? Svestiti i panni del ragazzo timido che viene da lontano e non riesce ad apprendere la lingua italiana, sfilati i panni dell’incertezza e del carattere umbratile di chi, forse, ha la mente poco elastica, Vargas si trasforma nel Superman del calcio, assumendo tutto il carattere del leader indiscusso e del trascinatore dal sapor latino.

 

GOLAZO – Il goal siglato questa notte contro il Venezuela ha aperto le marcature per i cileni, messo in cassaforte almeno il ripescaggio, nel peggiore dei casi, ed ha fatto impazzire la stampa locale. La Tercera lo ha definito ‘el especial’ della Roja, ritenendolo superiore al ben noto Sanchez e all’intoccabile Vidal. ‘Il grattacapo della difesa dei vinotinti’ per El Mercurio, l’asso nella manica del Cile per Olé, giusto per citare qualcosa.  Di seguito il video della splendida segnatura di Turboman, lo specchio di qualità che ci sono, ma che non riescono ad uscire fuori dai confini cileni. Un mistero vero e proprio.

 

IL SEGRETO DI EDU – Dando un’occhiata alla carriera dell’attaccante, ritroviamo goal e magie costanti con la Universidad de Chile e la Nazionale della nuova gestione Sampaoli, con cui è sempre stato riferimento in attacco. Allora, è possibile rispondere al quesito costante, che spinge di continuo gli sportivi di ogni dove a trovare la ricetta giusta per fare in modo che l’asso della Roja non svesta mai gli indumenti del cecchino: non c’è bisogno della maglia azzurra che accende il San Paolo o quella dell’Imortal Tricolor, e, badando bene, in fin dei conti nemmeno quella azul della U. Non ce ne voglia MazzarriLuxemburgoRenato Gaucho, ma la medicina di Vargas finalmente c’è ed ha un nome e cognome: l’albiceleste Jorge Sampaoli. Dove c’è lui l’attaccante tira fuori dal cilindro prestazioni e goal brillanti che fanno impazzire tifosi e stampa;  d’altro  canto se il tecnico è soprannominato ‘El Bielsista’, e quindi di diritto è ricordato come  ‘El Mago’ un motivo deve pur esserci…

 

 

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