PAGELLE MEDIASET – Poker spettacolo: Marek-Higuain da paura! Ma un azzurro è da 4

 

 

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Hamsik 8 – Quattro gol in due partite sono l’antipasto della miglior stagione possibile. Benitez gli ha dato il ruolo del suo Gerrard ma, soprattutto, gli sta trasmettendo la stessa verve da leader. E in effetti è qui che l’Hamsik di oggi sembra maggiormente differente da quello di ieri: personalità da vendere, animo da trascinatore, gol importanti. Il tutto sostenuto da uno stato di forma impressionante per questo periodo dell’anno. Primo e secondo gol sono un misto di forza e classe.

Higuain 7 – Per firmare il suo primo gol nel nostro campionato ci ha messo quasi due partite intere, ma il gol non è che la logica conseguenza di tante, tantissime, cose buone distribuite per tutto l’arco della partita di Verona. Splendido l’assist per Callejon ma ancora migliori, gol a parte, sono alcune giocate da grandissimo campione. Quando dopo una manciata di minuti si porta a spasso Cesar e spara una fucilata che battezza i guanti di Puggioni hai la misura della sua qualità superiore. Si trova già a occhi chiusi con Hamsik e si può già scommettere serenamente che non farà rimpiangere Cavani.

Paloschi 7 – Forse ha avuto, dalla sua carriera, troppo poco rispetto a quanto non meritasse per le sue doti di bomber implacabile. Non aveva ancora messo piede in campo e già lo consideravano, giustamente, il nuovo Inzaghi. Con gli anni, poi, qualcuno se n’è malamente dimenticato, ma Paloschino è buono eccome. Attento, opportunista, sulla prima rete. Centravanti di razza sulla seconda: appoggio su Maggio, girata e destro sotto le gambe di Reina.

Reina 4 – Bravo contro il Bologna, disastroso questa volta. Non era la sua giornata e lo si è intuito subito quando, con l’aiuto di Britos, ha regalato a Paloschi il gol del primo pareggio dei veronesi. Incerto anche sulle conclusioni da lontano come quando, su un siluro di Radovanovic,  respinge il pallone sui piedoni di Thereau. Che lo grazia, per buona pace di Sannino…

Insigne 6 – Va a sprazzi e questo è il suo grande limite. Primo tempo da fantasma o quasi, poi vede con la coda dell’occhio Pandev che si scalda a bordo campo e comincia a ingranare la marcia giusta. Impegna Puggioni con un destro a girare dopo uno slalom nell’area del Chievo. Quindi serve a Higuain la palla del 4-2. Un paio di delizie in una partita a due facce. Può e deve fare meglio

IL TABELLINO

CHIEVO-NAPOLI 2-4
Chievo (4-4-2): Puggioni 6,5; Sardo 6, Papp 5,5, Cesar 5, Dramé 5,5; Hetemaj 6, Radovanovic 6 (37′ st Improta sv), Rigoni 5,5,  Sestu 5,5 (24′ st Acosty sv); Thereau 5 (30′ st Pellissier sv), Paloschi 7
A disp.: Silvestri, Squizzi, Aldrovandi, Frey, Claiton, Lazarevic, Inglese, Calello, Stoian. All. Sannino
Napoli (4-2-3-1): Reina 4; Maggio 5,5, Albiol 5,5, Britos 5, Zuniga 6; Behrami 6,5 (20′ st Dzemaili 6), Inler 6,5; Callejon 6,5, Hamsik 8 (29′ st Pandev sv), Insigne 6; Higuain 7 (39′ st Armero sv)
A disp.: Rafael, Colombo, Mesto, Cannavaro, Fernandez, Mertens All.: Benitez
Arbitro: Valeri
Marcatori: 13′ e 19′ st Hamsik, 29′ Callejon, 25′ st Higuain (N), 24′ e 40′ Paloschi (C)
Ammoniti: Rigoni (C), Britos (N)

 

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