Higuaìn: “Crediamo nello scudetto. Cavani sarà ricordato per i gol, io qui voglio vincere. Ecco perchè ho scelto Napoli”

Gonazalo Higuaìn ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ parlando delle prime impressioni della sua nuova esperienza a Napoli: “Sono qui da poco, ma il mio modo di essere non ha subito grandi variazioni. Sto conoscendo la città e la tifo­seria, che è molto calorosa. Sono convinto che qui farò un’esperienza molto importante: so­cietà, allenatore e squadra sono di livel­lo”.

SOGNO TRICOLORE – “Certo, nello scudetto dobbiamo credere, siamo competitivi e possiamo sognare nono­stante la serie A sia difficilissima. Partendo dalla Juve che ha fatto capire le proprie intenzioni vincendo largamente la Supercoppa. Anche il Milan è messo bene, ha discrete individualità. Una su tutte, Balotelli, ovviamente. Nell’insieme, pe­rò, sono convinto che se facciamo le cose per bene, possiamo vincere”

HO ACCETTATO PERCHE’… –  “Il presidente è stato molto im­portante, mi ha convinto subito e mi è piaciuto molto il suo progetto. Qui, c’è una gran voglia di vincere, lo scudetto manca da tantissimo tempo. E mi piacerebbe se dopo Maradona fossi proprio io a festeggiarlo con la gente di Napoli. So quanto Diego ami i napole­tani e che cosa abbia rappresentato per que­sta città. Confesso che dentro di me avverto una sensazione particolare quando penso che lui qui ha giocato per 7 anni”

SFIDA A TEVEZ – “No, nessun confronto personale. Con lui ho un buon rapporto, è un grande giocatore. Ma io guardo a me stesso, a quello che dovrò fare per il Napoli in modo da poter confermare il posto in nazionale”

DOVE SI ARRIVA IN CHAMPIONS? – “Difficile dirlo. Gli avversari sono di livello internazionale, ma la squadra è stata attrezzata per reggere il confronto anche in Champions. Real Madrid subito? Magari! Sarebbe sfizioso batterlo. E lo dico senza rancore. Da lì sono voluto anda­re via io, perché ho bisogno di giocare con continuità e a Madrid non mi è stato possibile farlo. Quando è iniziata la trattativa col Napoli, Ancelotti ha provato in tutti i modi a convincermi, a farmi restare. Ma io avevo già deciso e ho trovato il progetto del Napoli più interessante di altri che mi sono stati pre­sentati”

IL PESO DI CAVANI – “Lui è andato via e sarà ricordato per i tanti gol segnati. Io sono qui e vorrei entrare nella storia del club come Maradona, perché il mio unico obiettivo è vincere. In ogni modo, eviterei confronti e paragoni, non servono. Ognuno di noi è consapevole delle proprie qualità e di quello che può dare. E io sono certo che a questo Napoli darò tanto”

MOURINHO – “Mi ha migliorato nel carattere e nell’aggres­sività, ma a me non piaceva giocare una partita si e l’altra no. A giugno c’è il Mondiale e io vo­glio continuità. Comunque, resta uno dei più grandi tecnici della storia del calcio”

CAPELLO – “Con lui sono stato appena un anno, mi ha dato fiducia e mi ha fatto giocare quando ero ancora un ragazzino. Anche lui ha dimostrato di essere un vincente”

BENITEZ – “È una delle ragioni per cui sono qui. Mi ha parlato, spiegato che insieme avremmo potuto fare grandi cose. Le sue parole mi hanno con­vinto, così come è stato importante nella mia scelta la carriera che ha avuto e tutto quello che ha vinto”

MESSI-RONALDO COME DIEGO? – “Sono dei fuoriclasse, al di là delle classifi­che di merito. Io sono stato orgoglioso di aver giocato con Ronaldo e con Messi, che ritrovo in nazionale e spero d’incontrare ancora a lungo. Di Maradona dico soltanto che è stato un gran­de privilegio, per me, averlo conosciuto ed es­sere stato alle sue dipendenze”

MONDIALE E SCUDETTO INSIEME – “Niente male. Ma non precorriamo i tempi, al Mondiale manca un anno e dobbiamo anco­ra qualificarci. Arriviamoci prima e poi sono certo che lo giocheremo a grandi livelli”

PAPA FRANCESCO – “Posso parlare per me, perché ciascuno ha il suo punto di vista. Io cerco di essere una perso­na normale, mi piace far conoscere anche la persona. Capisco pure che non sempre può es­sere così, che in campo è difficile trattenere l’istinto. Però, le parole del Papa dovrebbero farci riflettere e renderci più umani”

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