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Zuniga: “Mi sento napoletano, qui mi trovo benissimo. Sono fiducioso per il rinnovo”

Juan Camilo Zuniga ha parlato ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’ a margine della gara tra Colombia e Serbia, soffermandosi sul suo futuro:

Zuniga, non è un’estate tranquilla per lei, sempre al centro di voci di mercato e con tanta incertezza legata al suo futuro. Come la sta vivendo?
«E’ vero, non è facile leggere tutti i giorni il tuo nome sul giornale. Io però sto facendo di tutto per restare tranquillo, penso solo a giocare e a divertirmi, il resto lo lascio nelle mani di Dio».

Il suo contratto col Napoli scade nel 2014 e il rinnovo tarda ad arrivare. I maligni dicono che lei stia temporeggiando perché si è già messo d’accordo con la Juve e vuole andare via…
«Non è vero. Io non ho mai detto che voglio lasciare Napoli. Anzi, le dico che io mi sento napoletano dentro, sono arrivato in questa città quattro anni fa e mi sono subito sentito a casa. E stato un feeling immediato tra me e Napoli. Qui mi trovo benissimo».

Anche il Napoli sembra intenzionato a non cederla, però non avete ancora rinnovato il contratto. Come mai?
«Allora, se siamo in due a volere la stessa cosa dobbiamo solo cercare di trovare una soluzione. Io non credo che sia così difficile e sono molto fiducioso: penso che tutto si risolverà nel giro di pochi giorni».

Però l’interesse della Juventus è reale. Conte la considera perfetto per il suo gioco sulle fasce e sta insistendo per averla. Possibile che il corteggiamento della squadra campione d’Italia la lasci indifferente?
«Mi fa piacere e mi lusinga. Se la Juve e altre squadre importanti mi cercano significa che in questi anni al Napoli ho lavorato bene, ma io sono del Napoli e quindi per adesso non mi pongo il problema».

Anche De Laurentiis ha dichiarato più volte che lei resterà, però le ha lanciato anche qualche frecciatina. Vi siete parlati ultimamente?
«No, non c’è bisogno. Il presidente sa già come la penso».

I tifosi del Napoli però avevano interpretato come un tradimento il fatto che lei in ritiro non avesse risposto al coro «Chi non salta bianconero è». Per questo motivo col Galatasaray l’hanno prima fischiata e poi osannata dopo il gol e i saltelli anti-Juve. L’ovazione del San Paolo è servita a farvi fare pace?
«Ho sempre avuto un buon rapporto con i tifosi e non me la sono presa, se mi hanno fischiato avranno avuto i loro motivi. Per me era importante rispondere sul campo e credo di esserci riuscito, loro hanno capito e per questo mi hanno applaudito. Ogni volta che indosso la maglia del Napoli do l’anima, i tifosi lo sanno e non sarà un episodio isolato a rovinare il nostro rapporto».

A proposito di rapporto, lei era molto legato a Mazzarri, adesso come si trova con Benitez?
«Molto bene. A Mazzarri devo molto, è stato lui a lanciarmi, però Benitez mi ha fatto subito un’ottima impressione» .

Nella Colombia fa il terzino destro, con Mazzarri stava a sinistra su tutta la fascia, ora con Benitez potrebbe giocare terzino oppure ala. Lei dove preferisce muoversi?
«A destra o a sinistra, difesa o centrocampo cambia poco. Per me va bene tutto, m’interessa solo stare in campo».

Il Napoli di Benitez è più o meno forte di quello di Mazzarri?
«Difficile dirlo, abbiamo perso Cavani, che è fortissimo e fa la differenza con i suoi gol, però abbiamo acquistato Higuain, che è anche lui un grande goleador. Sono sicuro che ci farà fare un grande campionato».

Il Napoli e la Juventus partono alla pari per lo scudetto?
«La Juve è la favorita per quello che ha fatto in questi due anni, però in Italia non è così facile vincere tre volte di fila il titolo. Noi daremo battaglia e non siamo i soli: occhio anche alla Fiorentina, alla Roma e al Milan».

Che effetto le ha fatto la fascia da capitano della Colombia per una sera?
«Impossibile spiegarlo a parole. Ho sentito una grande responsabilità. Quando vengo in nazionale mi diverto tantissimo, il nostro è un gruppo fantastico».

In effetti l’abbiamo vista scatenarsi nelle danze in un video postato su Instagram. È lei il ballerino del gruppo?
«No, il capo banda è Armero, ma io lo seguo volentieri. Comunque ballare piace a tutti noi, l’unico che non riusciamo mai a coinvolgere è Yepes: ogni volta che accenniamo un balletto lui sparisce…».

Siete un gruppo affiatato anche sul campo: la Colombia ha scavalcato l’Argentina nel ranking Fifa e ora è al terzo posto, la qualificazione al Mondiale 2014 è quasi cosa fatta.
«Piano, mancano ancora 3-4 punti per avere la certezza di andare al Mondiale e non possiamo permetterci di sbagliare, perché l’obiettivo da raggiungere è troppo importante: è dal 1998 che la Colombia non si qualifica per la fase finale di un Mondiale. A settembre giocheremo contro Ecuador e Uruguay e non sarà facile. C’è un entusiasmo incredibile intorno a noi e questo ci dà ancora più fiducia».

Finita l’intervista, una tifosa s’avvicina per chiedere l’autografo. «E’ per mia figlia, ha paura che dopo Cavani vada via anche tu…». Risposta: «E perché dovrei andarmene? Tranquilla, dille che io sto bene al Napoli».

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