Dall’inviato al San Paolo, Gianluca Vitale
REINA 6 — Inoperoso per tutto il primo tempo, si distingue per puntualità nelle uscite e velocità nel far ripartire le azioni. Dal 45′ RAFAEL s.v. — Non può nulla sugli attacchi avversari, che tuttavia restano sterili per buona parte della ripresa.
MESTO 6 — A volte pretende troppo dalle sue discese. Impreciso nelle rimesse, appare in calo rispetto al match col Galatasaray. Dal 45′ MAGGIO 6 — Fa il suo senza eccessivi patemi.
ALBIOL 6, 5 — Bravo in chiusura, ha un buon passo anche se restano da migliorare alcuni automatismi coi compagni di reparto. Dal 73′ GAMBERINI s.v..
BRITOS 5,5 — Nervoso. Parte discretamente ma ha il demerito di perdersi Luisão su calcio da fermo in occasione del gol subito. Dal 45′ CANNAVARO 6,5 — Decisamente meglio dell’uruguaiano. Pulito negli anticipi e puntuale di testa, sembra aver ritrovato la serenità perduta.
ZUNIGA 6,5 — Assatanato. Inizia benissimo: “elastico”, a tratti “molleggiato”, disorienta il diretto avversario con finte efficaci. Visibilmente a suo agio anche a sinistra, è certamente tra i migliori dell’intera la gara. Dal 45′ ARMERO 6 — Difensivamente più impegnato, spinge con un po’ di indolenza dando troppe volte le spalle all’avversario. Cresce col passare dei minuti fino a propiziare il gol di Higuaín con cui divide il ‘balletto’ che fa esplodere il San Paolo.
INLER 5,5 — Mette ordine, copre quando serve e giostra discretamente la manovra. Tuttavia è troppo lezioso e in più di un’occasione perde palla in zone delicate del campo. Si spegne dopo la mezz’ora estraniandosi dal gioco corale della squadra. Dal 45′ DZEMAILI 6,5 — Solito dinamismo, strappa applausi con le sue conclusioni dalla distanza.
BEHRAMI 7 — Uno stantuffo. Asfalta il campo su e giù come un 4×4 arpionando ogni pallone che capiti dalle sue parti. Ottima incursione centrale sul gol; da Dimaro ci sta prendendo gusto: quest’anno vuole dimostrare si essere davvero un giocatore completo. Inevitabile che sia l’dolo della folla. Dal 78′ RADOSEVIC 6 — Aggressivo, morde le caviglie come pochi: oggi si è capito perché lo paragonano a Gattuso.
CALLEJON 6 — Tenta più volte il tiro da fuori senza troppa fortuna. Molto attivo nel primo tempo, gli avversari devono usare spesso le maniere forti per fermarlo. Ottimi gli uno-due con Mesto sulla destra, eppure manca di freddezza nei momenti decisivi. Nel primo tempo sprecone, nel secondo sfortunato: al ’77 un suo (quasi) goal fa partire la musica del San Paolo, ma purtroppo si tratta solo di un’illusione. Dal 83′ NOVOTHNYs.v..
HAMŠIK 6 — Bene in rifinitura su Higuaín, appare però un po’ sulle gambe ed anche il piede risulta meno educato del solito. Esce comunque tra gli applausi nella sera in cui indossa la fascia da capitano, dopo aver ufficializzato il suo rinnovo fino al 2018. Dal 62′ PANDEV — Si piazza tra le linee di centrocampo e attacco apparentemente senza incidere troppo, ma il suo contributo sull’economia della partita è invece significativo: con la sua esperienza, infatti, fa rifiatare la squadra proprio nel momento di maggior stanca del match.
INSIGNE 7 — Indemoniato, imprendibile. Sfrutta al meglio le aperture dei compagni strappando applausi ad ogni scatto. Generoso a destra, devastante (come al solito) a sinistra. Spesso dietro la linea dei centrocampisti, quando c’è da difendere è il primo ad aiutare la squadra. Angoli, punizioni: tutto passa per i suoi piedi, che producono sempre qualcosa di pericoloso. Già in forma campionato. Terzo assist in due partite al San Paolo: cosa chiedere di più? Dal 45′ MERTENS 6,5 — Ispirato. Sin da subito nel vivo del gioco, è l’uomo-ovunque della ripresa. Molto più lucido e reattivo rispetto alle scorse uscite col Napoli, imposta di prima preferendo (quasi) sempre l’opzione più giusta. Sfiora il goal tra le ovazioni dei tifosi.
HIGUAĺN 7 — Mezzo voto in più per il suo primo goal al San Paolo. Molto mobile su tutto il fronte offensivo, spesso rientra a sostegno di Inler o per lanciare gli esterni in profondità. Buoni i fraseggi con Callejon, che però non sempre è preciso negli inserimenti senza palla. Sfiora la porta su calcio d’angolo nel primo tempo, la centra alla grande nella ripresa. Geniale una sua apertura per Insigne alla mezz’ora. A guardare come balla con Armero al momento dell’esultanza, non si direbbe che è ancora lontano dalla forma migliore. Applaudito a scena aperta già prima della partita, doveva essere la sua serata e così è stata. Dal 73′ CALAIÒ 6 — Tanta corsa, Artur gli nega la gioia personale sul più bello.
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