LONDRA – Il caso Bale mette in forte apprensione il Tottenham. E non perché la cessione più ricca della storia del calcio ancora non si concretizza.
Dall’Inghilterra si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui, dopo le minacce di Al Qaeda al Tottenham, la cui tifoseria storicamente è di religione ebraica, ora anche lo stesso Bale sarebbe in pericolo.
Ieri Al Qaeda aveva minacciato di “punire il Tottenham per il profitto disumano” che il club londinese sta per ottenere dalla cessione del gallese al Real Madrid. Oggi, poi, sono giunte nuove indiscrezioni su presunte minacce di morte al calciatore. La notizia è stata confermata dal quotidiano britannico Daily Star che riferisce di una telefonata anonima che sarebbe arrivata al campo di allenamento degli Spurs a Enfield-Middlesex durante l’ora del thè. Al momento della chiamata il giocatore non era presente, le minacce sono comunque state prese seriamente dalla società che ha rafforzato le misure di sicurezza.
Intanto, a sorpresa Bale ha smentito i media inglesi e spagnoli presentandosi all’allenamento odierno del Tottenham. L’ala 24enne potrebbe essere domani al centro dei discorsi tra il presidente del Tottenham Daniel Levy e quello ‘merenguè, Florentino Perez, che potrebbero incontrarsi a Miami. Questa mossa di Bale potrebbe far intendere che in questo momento il gallese non vuole forzare la mano al suo attuale club. Sabato scorso aveva saltato l’amichevole di Monaco degli Spurs, e prima ancora la tournee della squadra inglese a Hong Kong.
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