di Guido Nevola (CLICCA QUI PER LA PAGINA FACEBOOK “CURVE SPETTACOLARI”)
Per chi non conosce il calcio sudamericano la tifoseria del San Lorenzo De Almagro è salita alla ribalta per essere la squadra per la quale tifa Mario Josè Bergoglio, conosciuto da tutto il mondo con il nome di Papa Francesco.
San Lorenzo è una città situata nella parte meridionale della provincia di Santa Fe, non è molto grande ma si stima che la sua tifoseria è la terza per numero, in Argentina, dopo quella del Boca Juniors e del River Plate. Il San Lorenzo è una delle “cinque grandi” squadre argentine, assieme a Boca Juniors, River Plate, Racing e di Independiente. Il prestigio della società sommato alla passione dei tifosi rende chiara l’idea di come a San Lorenzo si viva di calcio.
La Hinchada (Tifoseria) del San Lorenzo prende il nome di “La Gloriosa Buteler” è una delle tifoserie più calde e appassionate dell’Argentina, famosa per la varietà dei suoi cori e per la quantità di tifosi che seguono in trasferta la squadra. Negli ultimi tempi la sua fama ha varcato i confini continentali al punto che nell’intero web spopolano video e foto dei cori e delle coreografie dei tifosi del San Lorenzo. Famosissimo ormai è il video del pre-partita tra San Lorenzo e San Martin, dove si può ammirare tutto il calore ed il folklore di questa tifoseria che fa il suo ingresso nello stadio cantando e saltando con il sottofondo del suono di tamburi e trombette, scena questa che difficilmente sarà vista negli stadi europei e italiani in particolare.
L’episodio più importante di cui si è resa protagonista la tifoseria del San Lorenzo, di sicuro è la protesta che nel Marzo del 2012 fu portata avanti da oltre 100 tifosi e che diede vita ad una legge,“Ley de Restitución Histórica” nel Novembre dello stesso anno che obbligava la multinazionale francese “Carrefour” a restituire, vendendo a prezzo equo al San Lorenzo, quei terreni che erano stati espropriati durante il regime fascista, tra i quali rientra quello dove è situato lo Estadio Gasometro, lo storico campo di gioco dove per decenni si è esibito la squadra del San Lorenzo, in modo tale da permettere al club di poter rigiocare nella vera propria casa.
Questa vicenda ebbe inizio a causa dei problemi finanziari del club, prima ancora il San Lorenzo de Almagro aveva fatto innamorare il mondo verso la fine degli anni Sessanta, quando i carasuciaa ( le facce sporche, per il gioco sfrontatamente offensivo in campo e gli atteggiamenti ribelli fuori) arrivarono a vincere un campionato rimanendo imbattuti per tutta la stagione. Altri tre campionati vinti fino al 1974, e sono cominciati i problemi. Primo di tutti l’esproprio dello stadio da parte della dittatura militare di Videla che, approfittando delle difficoltà finanziarie del club, lo obbliga a vendere i terreni su cui sorge l’impianto del Gasómetro per 900 mila dollari. Salvo poi non rispettare le promesse di costruirvi su case popolari e rivendere due anni dopo gli stessi terreni alla multinazionale francese Carrefour al prezzo più che triplicato di 3 milioni di dollari.
Adesso, la squadra può finalmente tornare a casa, al numero 1700 di Avenida La Plata, dove ancor oggi si trova un rimodernato ipermercato Carrefour. La catena francese si è opposta alla decisione della giunta comunale di Buenos Aires, sostenendo in un comunicato di avere acquistato regolarmente i terreni e di non aver mai avuto rapporti con la dittatura militare. Ma dovrà comunque sottostare alla Ley de Restitución Histórica, approvata all’unanimità con 50 voti favorevoli e 0 contrari, e restituire i terreni ai legittimi proprietari entro sei mesi al costo di indennizzo di 94 milioni di pesos. Entro il 2016 il mitico Estadio Gasómetro dovrebbe quindi essere ricostruito. Una grande vittoria per i tifosi del San Lorenzo e una piccola rivincita anche per tutti coloro che videro la propria terra espropriata con la forza dalla sanguinaria dittatura fascista e rivenduta poi alle multinazionali straniere.
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