di AntonioPapa (inviato a Dimaro)
Napoli bagnato, Napoli fortunato. Almeno questo è ciò che sicuramente sperano i tifosi, soprattutto quelli (sfortunatissimi) che hanno affollato la tribunetta dello stadio di Dimaro pagando 15 euro (!) per assistere all’amichevole di chiusura del ritiro trentino. Di fronte c’è il Carpi, squadra rivelazione dell’ultima Lega Pro e fresca promossa in B. Squadra forte ma non fortissima, la sgambata ideale per tornare a casa con le idee più chiare. Ciò che si capisce da subito, però, è che questo match sarà condizionato inevitabilmente dalla fantozziana nuvoletta: praticamente fin dal pre-partita il solleone trentino viene coperto da nuvoloni che lasciano presagire ciò che accadrà poco dopo. Le squadre entrato in campo e giù un violento temporale che condizionerà inevitabilmente la gara. Ma nei primi 20 minuti di gioco, gli unici giocati su un terreno di gioco praticabile, si assiste ad una partita bella, con il Napoli che mette in mostra un attacco atomico e una difesa distratta. Poi la sospensione e la ripresa a beneficio di un pubblico già soddisfatto dai gol di Pandev, Behrami e Dzemaili. Riassumendo, buone impressioni dalla partita vera, quella durata mezzo tempo, ingiudicabile il resto.
Rafael 7 – Già dopo due minuti è costretto a rimediare ad un disastro di Britos, poi ci mette una pezza sull’ennesima disattenzione dell’uruguagio: deviazione da campione e palla sul palo. E’ già abbastanza per un voto alto.
Mesto 6 – Dalla sua parte si attacca meno, prova a sovrapporsi con Insigne ma non lascia grossi ricordi.
Cannavaro 6 – In allenamento era Britos che aveva da ridire sui suoi movimenti, stavolta è il compagno a metterlo in difficoltà in più di un’occasione. Il capitano, comunque, non demerita.
Britos 4,5 – Retropassaggio folle a Rafael e poi un’altra leggerezza che lancia a rete un avversario incredulo. Se continua così, Albiol avrà vita facile nella corsa ad una maglia.
Armero 6 – Buona la spinta, un po’ meno il contenimento. Potrebbe essere uno dei leit-motiv della stagione.
Behrami 6,5 – Si veste dell’inedito ruolo di goleador ma soprattutto mette il suo consueto ardore anche contro avversari più modesti. Un lusso per certe partite.
Dzemaili 6,5 – Benitez dimostra di vederlo più di Inler e lo lancia dal primo minuto, lui conferma la vena realizzativa degli ultimi mesi con un calcio di punizione rasoterra non irresistibile, che però trova lo spiraglio giusto.
Insigne 5,5 – Qualche buona sortita, ma il gioco si sviluppa molto di più dall’altra parte. Sembra ancora lontano dal top della condizione.
Hamsik 6,5 – Per giudicare la sua prestazione basta quel passaggio nello spazio a Pandev in occasione del gol: più Xavi che Gerrard, ma ormai si avvia a diventare il giocatore universale.
Mertens 6,5 – Più frizzante rispetto ad Insigne, da applausi il no-look a Pandev che poi serve Behrami per il tap-in vincente.
Pandev 7 – Il migliore dei suoi. Porta a spasso una difesa intera quando mette la palla in rete dopo l’assist di Hamsik, poi serve a Behrami il pallone del raddoppio. In forma smagliante, manda un messaggio a Benitez: per il ruolo di prima punta c’è anche lui