di Antonio Izzo
L’ultimo incrocio tra Napoli e Verona avviene in serie B il 26 maggio 2007. Storia più o meno recente dopo la chiusura della lunga era Ferlaino e di quelle brevi di Corbelli e Naldi. Il Napoli, risorto dalle ceneri del fallimento, era ripartito dalla C1 con una nuova società: il ‘Napoli Soccer’ di Aurelio De Laurentiis. Il presidente non intendeva tornare subito alla denominazione storica, almeno non prima di abbandonare la terza serie. La ‘SSC Napoli’ può vantare così di non essere mai stata al di sotto della serie cadetta.
ALTRO CHE SERIE A! – Ora la nuova sfida è tornare subito nella massima serie, in un campionato di serie B che non era mai stato tanto sotto i riflettori. Merito degli azzurri ma non solo: è anche la stagione della caduta della Juventus, dopo lo scandalo ‘Calciopoli‘; ai nastri di partenza anche il Genoa di Preziosi che vuole riconquistare la promozione ottenuta sul campo e tolta dalla giustizia per illecito sportivo. E’ un campionato difficile con la presenza di diverse squadre competitive: Piacenza, Rimini, Brescia, Bologna, Lecce…Ne trae benificio la televisione che punta dritta le sue antenne su piccoli campi di provincia, prima sconosciuti ai più.
Insomma la stagione 2006/2007 forse rimarrà l’unica nella storia in cui l’interesse degli sportivi si concentrò, evidentemente, di più sulla B che sulla A. Anche perché l’Inter passeggiò in campionato, vista la poca resistenza della Roma: ottenne il record di punti in massima serie (97) e chiuse il discorso scudetto a cinque turni dal termine.
NAPOLI-JUVE – Il Napoli di Edoardo Reja non parte a razzo e conosce tutte le insidie del campionato cadetto. Stesso discorso per la super Juventus di Deschamps: diversi nazionali in squadra che devono subire prima qualche ‘mazzata’ per poi calarsi a fondo nella mentalità della seconda serie. La partita più attesa arriva il 6 novembre: al San Paolo Bogliacino pareggia dopo 6 minuti il gol di Del Piero e dà inizio alla lunga serie positiva degli azzurri. Da allora 19 risultati utili consecutivi, tra cui la gara contro il Verona. Il 13 gennaio 2007 è Bucchi a regalare la gioia dagli 11 metri e a peggiorare la classifica degli scaligeri.
Nel girone di ritorno Calaiò e compagni finalmente carburano: perdono 2-0 il match di ritorno contro la Juve, ma vincono a Bologna e danno il via ad un grande sprint finale. Mentre Del Piero, Trezeguet e Nedved segnano raffiche di gol e fanno scappare la Juve, inizia a profilarsi l’ipotesi di non disputare i play-off. Napoli e Genoa fanno campionato a parte rispetto alle altre inseguitrici.
VERONA-NAPOLI, LA VENDETTA – Mancano tre giornate al termine quando, forti di un vantaggio di 11 punti sulla quarta, il Piacenza, il Napoli si presenta al Bentegodi per un doppio compito: mantenere inalterato (o incrementare) tale vantaggio e vendicarsi di quel Parma-Verona del 2001, ovvero dell’inizio dei guai del Napoli che poi involontariamente è stato anche l’inizio di una nuova era florida. Ma in quel sabato 26 maggio i tifosi azzurri devono pur lavare l’onta subita. Nessuno ha fatto giustizia per il Napoli. Era finita come accade troppo spesso in Italia, a tarallucci e vino come suol dirsi. Un presunto illecito su cui non si è indagato. L’occasione per sdebitarsi la offre un Verona che naviga in cattive acque ma che non presta tanto facilmente il fianco agli azzurri. Tanto che quel Verona-Napoli passa alla storia anche per la grande prova del veronese Gianello. Già, proprio colui che dopo aver salvato il Napoli in quel pomeriggio, sarebbe stato protagonista di un clamoroso ‘autogol a tradimento’ in seguito. Sappiamo come è andata a finire, i portieri passano, la fede resta. E resta un pomeriggio indimenticabile quel sabato 26 maggio.
FRATELLI DI GENOA – Qualche collega partenopeo ha la “colpa” di esultare in casa avversaria e viene trattato male in tribuna stampa, qualcun altro a fine partita urla dalla gioia: “Giuletta è na zoccola!”. Questa è la storia di Verona-Napoli, signori! Quel pomeriggio la soddisfazione è doppia! Napoli a +11 sul Piacenza, un vantaggio che avrebbe mantenuto fino al 10 giugno. A Marassi, all’ultima, si va di 0-0, ma chi se ne importa! Si festeggia con i fratelli genoani, si torna in serie A!
MORS TUA VITA MEA – Il 21 giugno il Verona perde la gara di ritorno di play-out contro lo Spezia e sprofonda in Lega Pro: la ciliegina sulla torta, Mors Tua Vita Mea. Una delle due entra nella gloria, l’altra soccombe, storicamente è così. Vorrà dire che nella prossima stagione ci sarà da scrivere un nuovo capitolo, che sia il racconto di una vittoria o di una retrocessione. Gli scongiuri del caso sono ammessi.
Nel 2013/2014 torna quella che è qualcosa in più di una Rivalità Sportiva. E’ vero che i tempi sono cambiati, ma purtroppo certe idiozie ci tocca ancora sentirle al giorno d’oggi. Ma dal racconto è emersa una qualità di cui non tutti i popoli sono dotati. D’altro canto non è colpa nostra se storicamente “Giulietta è na zoccola!”.
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