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CURVE SPETTACOLARI – La Stella Rossa e i suoi turbolenti “Delije”

I Delije in occasione della finale di Champions League del 1991, lo stadio nella foto è il San Nicola di Bari

 

 

di Guido Nevola (CLICCA QUI PER LA PAGINA FACEBOOK “CURVE SPETTACOLARI”)

 

Conosciuta in Italia con il nome di Stella Rossa di Belgrado, la squadra della capitale serba, oltre ad essere ricordata per lo storico trionfo della Coppa dei Campioni  nella finale di Bari del 1991 contro i francesi dell’Olympique Marsiglia, è conosciuta anche per avere al seguito quella che uno studio portato avanti dalla rivista inglese “Talksport” ha proclamato come la tifoseria organizzata più violenta d’Europa. I tifosi della Stella Rossa, soprannominati “Delije” (gli eroi) si sono resi protagonisti di numerosi episodi di violenza, soprattutto prima, durante e dopo i derby contro l’eterna rivale di sempre, il Partizan. Fin dai primi tempi i Delije si proclamarono acerrimi nemici dei suppporters dell’altra squadra della capitale serba, tanto da denominarli “Grobari“, in italiano “i becchini”, proprio perché le uniformi dei giocatori dell’epoca ricordavano appunto le divise nere dai becchini utilizzate.

Questa è un'inquietante coreografia messa in scena dai Delije in occasione di un Derby contro i rivali di sempre del Partizan

Per chi non lo sapesse, il fenomeno Ultras prende vita proprio nella Ex Jugoslavia: un gruppo di tifosi dell Hajduk di Spalato, squadra croata, il 28 Ottobre del 1950 decise di unirsi in quella che viene tutt’ora denominata ” Torcida Split“, la quale divenne la prima tifoseria organizzata di tutta la storia del calcio. Da questo momento in poi i sostenitori delle varie squadre che allora partecipavano al campionato di calcio jugoslavo, decisero di organizzarsi anche loro e tra questi subito emersero i tifosi della Stella Rossa.
I Delije si contraddistinsero subito per avere una forte identità politica oltre che calcistica, difatti si professano come tifoseria di estrema destra, cosa comune a quasi tutte le tifoserie dell’ex Jugoslavia che per decenni hanno subito il regime comunista. La cosa che sbalordisce ancora di più è che molti studiosi dei conflitti che poi hanno dato vita alla scissione della ex Jugoslavia, reputano fondamentale la presenza e l’opera della tifoseria organizzata della Stella Rossa, se non altro perchè a capo dei Delije, a cavallo tra anni 80′ e 90′, ci fu Zeljio Raznatovic detto “Arkan“, il quale proprio dalle file dei Delije prenderà i primi volontari per le sue “Tigri”, un gruppo di paramilitari serbi tra i più sanguinari nella guerre di Bosnia e Kosovo.

Questa è la famosissima coreografia di protesta che i Delije esibirono nei preliminari di Champions League del 2006 che vedeva destinatari la Uefa, rea secondo i sostenitori della Stella Rossa di aver pilotato i sorteggi al fine di facilitarne l'eliminazione, per la cronaca la Stella Rossa fu eliminata dal Milan

Nonostante la nomea di ultras violenti e poco simpatici, i Delije possono vantare uno dei gemellaggi più solidi di sempre,  quello con la tifoseria organizzata denominata “Gate 7” dell’Olympiakos  di Atene: gemellaggio talmente forte che nella Curva Sud del Marakanà di Belgrado (lo stadio in cui gioca la Stella Rossa) non mancano mai bandiere inneggianti l’unione tra le due tifoserie.

Questa è una classica coreografia che celebra il gemellaggio tra i Delije e il Gate 7

I giorni d’oggi,invece, sono abbastanza duri da affrontare per i tifosi della Stella Rossa: sono ormai sei anni che vedono vincere ed esultare i nemici del Partizan, e proprio questo strapotere calcistico dei  rivali rende terreno fertile agli scontri a cui i Delije,  puntualmente in occasione del Derby, danno vita non solo fuori agli stadi ma anche tra le strade della città, creando situazioni di panico e pericolo che più di una volta si sono concluse con feriti gravi e morti.
Per concludere in maniera meno angosciante, dobbiamo rendere atto alla Stella Rossa di avere il merito di essere stata l’unica squadra dell’ex Jugoslavia a vincere la coppa dei Campioni nell’edizione 1990/1991 e successivamente la coppa Intercontinentale, le due finali furono rispettivamente vinte contro l’Olympique Marsiglia ed i cileni del Colo-Colo.

 

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Gennaro Arpaia

Iscritto alla facolta di Giurisprudenza della Federico II Napoli. Giornalista pubblicista iscritto all'albo da giugno 2013.

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