Michele Criscitiello non è mai stato amato dai tifosi del Napoli. Il giovane giornalista di SportItalia ha più volte attaccato la società azzurra e i suoi tifosi come farebbe un qualsiasi tifoso avellinese. Oggi ricorre una data da dimenticare nella storia azzurra risalente alla dolorosa sconfitta nel playoff di Serie C del 2005 proprio contro l’Avellino. E’ una data che ricorda i tempi, ormai lontani, in cui il Napoli lottava in campi da 10mila posti a sedere e contro squadre senza alte aspirazioni, come l’Avellino.
E mentre gli azzurri si apprestano a iniziare un mercato di caratura internazionale, l’Avellino cerca validi calciatori per disputare una buona Serie B, con l’obiettivo salvezza nel mirino. Ma Criscitiello è legato alla sua terra d’origine, vive di ricordi ormai appartenenti al passato remoto, magari con la speranza di vedere, un giorno, il suo Avellino competere con il Napoli. Criscitiello ha ricordato la data odierna con un tweet indirizzato al Napoli, in cui si dice orgoglioso di essere stato presente allo stadio Partenio per assistere alla vittoria del suo magico Avellino promosso in Serie B. Un po’ poco diremmo. A otto anni di distanza, per l’Avellino gli azzurri sono un miraggio, ma ciò non importa: Criscitiello si accontenta di poco, gli basta che la sua squadra del cuore vada in B, mentre i tifosi del Napoli non si accontentano del secondo posto, vogliono campionato e Champions. Questione di aspirazioni, questione di stile…
M.D.A.
