Lorenzo Insigne ha rilasciato alcune dichiarazioni dal ritiro della Nazionale, cogliendo anche l’occasione per soffermarsi sul suo Napoli: “Arrivare ad una finale Under 21 è un’emozione incredibile. Abbiamo fatto tanto per arrivare fino a qui grazie sia a Ferrara che era prima sulla panchina e ha dato un grosso contributo e a mister Mangia, che è stato per noi fondamentale. Ci ha aiutato tanto, soprattutto a formare un grande gruppo perché la forza di questa squadra non è il singolo, ma sono tutti e 23 i giocatori. Siamo sempre uniti, chiunque scende in campo aiuta a mantenere sempre grande serenità e concentrazione. Non credo ci siano particolari differenze, noi siamo un’ottima squadra e anche loro hanno giocatori molto importanti che sono stati in Nazionale maggiore. Siamo arrivati fino alla finale e chi è più bravo vincerà”.
Insigne si concentra poi su Mangia, sul rapporto con il ct: ”Con lui mi sono sempre trovato bene, sin dall’inizio. Ci siamo parlati con chiarezza in ritiro e mi è sembrato fin dal primo istante una persona seria e corretta. È un grande allenatore, una brava persona soprattutto nel rapporto con i giocatori, non solo con undici ma con tutti e ventitrè. Si fa voler bene e non fa sentire nessuno escluso. Se c’è una frase che mi ripete più spesso? “Gioca come sai perché sei forte e hai talento. Non pensare a nessuno, pensa solo a quello che ti dico e continua così”». Per quanto riguarda i comportamenti Insigne ammette ancora qualche lacuna: «Devo cercare di stare più calmo, per esempio quando la squadra va in difficoltà o inizia a non “girare” bene. Devo fare semplicemente tutto quello che ho in mente quando ho la palla. Io numero 10?. I numeri di maglia li abbiamo scelti in base alle presenze, ma quando è stato il momento di consegnare la numero 10, tutta la squadra ha voluto darlo a me. I miei compagni mi danno tanto fiducia e sono molto contento perché prima di esser compagni di squadra siamo tutti amici fuori dal campo. Indossare questa maglia non la vivo come una responsabilità, sono solo contento che abbiano fatto questa scelta e io mi sto impegnando al massimo sul campo per dar loro ragione della loro decisione. Un po’ di agitazione è normale ci sia prima di partite importanti, però cerco sempre di stare tranquillo, di non pensarci troppo”.
Insigne è tornato anche sull’infortunio contro Israele: “ Le mie condizioni fisiche? Sono partito bene segnando contro l’Inghilterra il gol che ci ha permesso di vincere, poi contro Israele ho subito un forte colpo. Pensavo di essermi rotto qualcosa, talmente era forte il dolore. Dai controlli, fortunatamente, non è emerso nulla di grave. I dottori, i fisioterapisti e tutto lo staff mi hanno dato una grande mano a recuperare. Non pensavo più di giocare, ma fino alla fine mi hanno supportato, mi hanno curato e mi hanno trasmesso serenità. È grazie a loro che ho giocato la semifinale”.
Chiosa sulle parole di Benitez nei suoi riguardi: “Sono frasi che fanno molto piacere anche se io in questo momento sono concentrato soprattutto sulla sfida di domani contro le “Furie Rosse”. Al Napoli e a Benitez tornerò a pensare dopo la fine dell’Europeo”.
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