di Guido Nevola (CLICCA QUI PER LA PAGINA FACEBOOK “CURVE SPETTACOLARI”)
Ci sembra giusto inaugurare questa nuova rubrica partendo da quella che senza ombra di dubbio è stata definita la squadra “più simpatica” dell’appena conclusa Champions League: il Borussia Dortmund. Ebbene, oltre al fatto di essere una formazione, quella giallo nera, composta prevalentemente da calciatori giovanissimi e semi sconosciuti, l’elemento che l’ha resa ancora più popolare è di sicuro la compattezza e l’abilità della propria tifoseria nel riuscire ogni volta a sorprendere con gigantesche e spettacolari coreografie.
Il web oramai attraverso i vari social network impazza di foto e video. Famosissima la coreografia animata, messa in scena nei quarti di finale di Champions League giocata in casa contro il Malaga raffigurante un uomo che grazie all’uso di un binocolo riesce a scorgere la coppa, un chiaro segnale lanciato alla squadra di credere alla possibilità di arrivare al tanto sognato traguardo.
Una tifoseria, quella giallonera, che chiamare organizzata suona addirittura riduttivo. Basti pensare che la curva sud del Signal Iduna Park (si chiamerà cosi fino al termine del contratto di sponsorizzazione firmato con la omonima azienda tedesca che scadrà nel 2016, per poi ritornare al vecchio Wastfalenstadion) è composta da oltre 100 gruppi di tifosi ma che in ordine alla compattezza e alla passione rasentano la perfezione. Di questi gruppi quelli che emergono per numero di sostenitori e capacità organizzative sono 3 : i “The Unity”, i “Schwatzgelb” ma soprattutto i “Desperados” che furono i primi nel 2001 a lanciare l’idea di queste coreografie “giganti” e che vede nel suo capogruppo Jan-Henrik Gruszecki il giusto leader in grado di trascinare i tifosi gialloneri.
Oltre Gruszeski a trascinare tutti i tifosi della curva sud del Borussia Dortmund ci pensa Oliver Ricken, un ragazzo di 24 anni che da un anno e mezzo circa è incaricato di gestire i cori. In ogni partita Ricken si posiziona sopra una specie di piccolo palco rialzato, proprio di fronte alla curva: per tutto il tempo annuncia e urla i cori che la curva ripete, girandosi continuamente tra il campo e i tifosi. Il principale coro che si sente nel “muro giallo”, impostato con diverse melodie, è la citazione dell’acronimo del nome della squadra: “BVB”, Ballspiel-Verein Borussia.
I tifosi del Borussia oltre che per lo spettacolo coreografico si sono fatti notare anche per la loro costante presenza allo Stadio, difatti la squadra di Dortmund detiene il record europeo di presenza media che supera addirittura la soglia degli 80.000 spettatori a partita, a sorpresa più alta di quella che fa segnare l’Old Trafford, lo stadio dove gioca il Manchester United, e di quella del Camp Nou, dove gioca il Barcellona. Da dire che merito di ciò va condiviso anche con la politica delle società tedesche sui prezzi dei biglietti, che sono tra i più bassi d’Europa: l’abbonamento stagionale per la curva sud del Borussia Dortmund costa dai 180 ai 190 euro, mentre il biglietto per la singola partita costa 11 euro, prezzi che se confrontati con quelli italiani mettono alla luce una ragione in più della scarsa affluenza che puntualmente ogni domenica gli stadi nostrani registrano.
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