Tra pochi minuti inizia la conferenza stampa atipica di Aurelio De Laurentiis su Twitter. Il presidente risponderà alle domande dei tifosi. La conferenza inizierà a momenti, intanto sono tantissimi i tifosi che stanno surclassando di domande il presidente partenopeo.
De Laurentiis dà il via alla conferenza, a breve risponderà alla prima domanda. Ecco le sue prime parole: “Ragazzi, ci sono. Cominciamo”.
La prima risposta di De Laurentiis: “Intanto molti me lo chiedono: la conferenza di Benitez sarà venerdì 21 giugno a Castel Volturno”.
Sulle prossime maglie: “La prossima maglia sarà Macron e la presentazione avverrà presto”.
Su Cavani: “Cavani ha un contratto per altri 4 anni e una clausola di 63 milioni”.
Sul San Paolo: “Vorrei mantenere lo stadio San Paolo rinnovandolo completamente”.
Su Zuniga e Behrami: “Zuniga e Behrami rimangono a Napoli”.
Sui prossimi obiettivi: “A chi mi chiede se punteremo allo scudetto o alla Champions dico: la nostra priorità sarà sempre puntare al massimo”.
A chi gli chiede di aumentare il tetto ingaggi: “Come il Bayern Monaco rispetteremo sempre il Fair Play Finanziario”.
Ancora sulle possibilità economiche: “Senza FPF ci dovrebbe essere un corrispondente aumento del fatturato del calcio che permetterebbe di superare i 100mln per il solo mercato”.
A chi gli chiede se sono state avanzate offerte concrete per Cavani: “Si, abbiamo ricevuto offerte molto più basse della clausola”.
Su Benitez: “Molti mi chiedono perché ho scelto Benitez: perché ha vinto molto nella sua storia ed è un monogamo essendo stato a lungo al Liverpool”.
Sul futuro di Hamsik: “Marekiaro ha capito che a Napoli c’é il mare più bello del mondo e lui ci vuole nuotare a lungo”.
Su Grava: “Per Grava stiamo studiando un ruolo nella società, ma non ho ancora deciso quale”.
Sul calciomercato: “Per quanto riguarda il mercato bisogna dare il tempo di verificare attentamente che cosa si ha in casa poi guardare fuori cosa comprare”.
A chi gli chiede se ha pensato di cedere la società: “Mai pensato, noi compriamo non cediamo”.
A chi gli chiede perchè non ha esonerato Mazzarri: “Che sarebbe andato via l’avevo capito 2 anni fa. Esonerarlo prima? Perché esonerare un allenatore così bravo”.
Sul progetto Cheerleaders: “Il progetto Cheerleaders lo sperimenteremo con l’inizio della nuova stagione”.
Sogni nel cassetto: “I sogni sono belli quando non finiscono mai come per il Napoli “.
Sul futuro del Napoli: “A chi mi chiede dove vedrò il Napoli tra 2-3 anni: lo vedrò andare di pari passo dove andrà l’evoluzione del mondo del calcio”.
Sulla possibili nuove squadre da comprare, come annunciato nei giorni scorsi: “Stiamo studiando quale sia la migliore opportunità”.
A chi gli chiede se Benitez vuole Cavani: “A Benitez piace Cavani”.
Momenti belli trascorsi nel Napoli: “Il momento più bello che ho vissuto col Napoli? sono infiniti i momenti bellissimi che ho vissuto nel Napoli per estrapolarne uno soltanto”.
Sulla possibilità di ridurre il campionato a 18 squadre: “Ridurre a 18 per sopravvivere, ridurre a 16 per vivere con dignità”.
A chi gli chiede dell’inno ufficiale del Napoli risponde: “‘O Surdato ‘Nnammurato è stato selezionato dai voi come l’inno del Napoli,ho affidato a vari autori di ridisegnarlo con la formula dell’inno”.
Qualche giocatore del Napoli attore in un film del presidente? “Loro non lo sanno ancora ma avranno una parte nel mio prossimo film”.
A chi gli chiede se si punterà ancora su giovani promettenti: “Argomento delicato. Bisogna conciliare l’esigenza di trovare giovani campioni con la resa immediata”. E restando in tema di film aggiunge: “Per chi mi chiede che film vedo per il Napoli rispondo: un film assolutamente internazionale”.
La scelta di Benitez è legata al rapporto che sa instaurare con i giovani? “Assolutamente si, infatti Benitez ha chiesto di far giocare Primavera e giovanili con lo stesso modulo della 1^ squadra”.
A chi gli chiede se Castelvolturno resterà sempre la casa del Napoli o ci sono nuovi progetti: “La struttura di Castel Volturno sarà ampliata e ci saranno nuovi campi da gioco”.
A chi gli chiede se Benitez è stata la prima scelta: “Ho contattato personalmente 10 allenatori e alla fine ho scelto Benitez perché era quello che mi convinceva di più”.
Il momento più difficile: “I 2 minuti successivi alla sconfitta, il 1^ anno, che non ci permise di salire in Serie B”.
A chi gli chiede se a Dimaro si fermerà con i tifosi: “Certamente, a Dimaro mi fermerò anch’io”.
Progetto stadio, a che punto è? “E’ “in progress” da almeno 4 anni”.
Giusto mettere un monte ingaggi ai giocatori stra-pagati? “Credo che sia giusto per rispettare l’obbligatorietà del Fair Play Finanziario”.
Quanto penalizza non avere uno stadio di proprietà? “Quanto ci penalizza il non avere uno stadio di proprietà moderno rispetto ai principali club europei?”.
Quanto è difficile resistere alla pressione mediatica e a quella dei tifosi? “Se si ama la comunicazione, poco o nulla con i media. I tifosi si possono solo amare, quindi non pesa nulla”.
Prossimo team manager: “Stiamo valutando varie opportunità”.
A chi gli chiede se si sta divertendo con questa conferenza: “Io mi diverto sempre quando interagisco con le persone”.
Che utilizzo per l’ipotetica squadra all’estero? “Accrescere la propria esperienza non fa mai male e studiare da coinvolti il calcio altrove può far venire molte idee”.
Crede nello scudetto: “Certamente”.
Il presidente annuncia che si andrà avanti ancora un bel pò, nonostante il termine della conferenza fosse previsto per le 19.30
Cosa pensano Platini e l’Uefa del modello Napoli? “Ne pensano un gran bene”.
Abolire l’Europa League e aumentare le squadre in Champions: “Sono anni che lo ribadisco. E’ l’unico modo che ha Platini per salvare il Fair Play Finanziario”.
I giornalisti influenzano il mercato? “Non più di tanto. Per loro bisognerebbe coniare il termine di “sssfastidianti””.
Nuove idee per il futuro? “Di idee ne abbiamo avute molte già applicate visto che il fatturato dello stadio è pari solo al 9%”.
L’idea della Supercompetizione europea: “Dovrà diventare realtà per poter sanare i bilanci delle società europee che sono all’85% in rosso”.
Perché ha puntato sul Napoli? “Mio nonno era irpino, mio padre di Torre Annunziata. La mia infanzia vicino a Totò, tutti gli ultimi dell’anno passati a Napoli. Il ragù napoletano è il mio piatto preferito, lo sto facendo pippiare mentre parlo con voi. Ecco perché ho puntato su Napoli”.
Ci saranno altre conferenze con i tifosi su twitter? “Certo, ne farò di più di quante non ne pensiate”.
Un campionato con le seconde squadre sul modello spagnolo: “E’ molto faticoso trovare una linea comune su questo argomento in Lega. Dipende cosa vorrà far da grande Macalli con la Lega Pro”.
Colpo di mercato per vincere lo scudetto? “Lo scudetto non si conquista con un colpo di mercato ma con l’attaccamento alla maglia, un po’ di fortuna e con il vostro tifo”.
La partita indimenticabile: “Napoli-Chelsea al San Paolo”.
Pensiero sui cori contro i napoletani: “I partenopei hanno innata la signorilità: “non ti curar di lor ma guarda e passa””.
Fine della conferenza. Il presidente saluta così: “E’ stato bello ma ora devo andare altrimenti il ragù si attacca! E anche il ragù del Napoli sarà buonissimo, fidatevi! Ciao a tutti e buona domenica”.
A.I.