di Antonio Izzo
La vendetta è un piatto che va servito freddo recita, un detto dall’incerta provenienza. Proverbio cinese o altro, la citazione è attribuita anche a Khan, una specie di superuomo modificato geneticamente che appare in ‘Star Trek’. Ma allora perché non attribuirlo anche a Diego Armando Maradona?Proverbi e rimandi cinematografici a parte, il Pibe de Oro ne ha consumate di vendette nella sua carriera calcistica. Lo smacco di Verona al suo esordio in serie A era un’onta troppo grande per uno orgoglioso come lui. E così Diego si toglie lo sfizio l’anno dopo al cospetto delle maglie scudettate dell’Hellas.
23 febbraio 1986. Stavolta di fronte non c’è il giocatore sbalordito dalla lotta Nord vs Sud, quello che poi sarebbe stato deriso da un tal Di Gennaro negli spogliatoi. E non c’è il Napoli dell’anno precedente che cede facilmente il passo. Cambia il risultato di 3-1 subito nell’ 84/85. L’unica cosa immutata al Bentegodi sono striscioni e cori a sfondo razzista da parte dei veronesi. Diego prende coscienza del suo ruolo di paladino partenopeo, così come emerge ancora dalle sue parole:
“Tutta la curva del “Bentegodi” gridava “Lavatevi! Lavatevi!”. Ci stavano battendo per 2 a 0, i napoletani erano offesi indignati. Ad un certo momento, nella ripresa, ci meritammo un rigore ed io spiazzai Giuliani e segnai. Poi a pochi minuti dalla fine, toccai io la palla, pim!, un difensore sbagliò, ancora un mio gol ed ecco il 2-2”
“Festeggiammo come se avessimo vinto la Coppa dei Campioni. E aggiungo che tutti quelli del Napoli che stavano in panchina, invece di venire ad abbracciare noi, andarono a mettersi sotto la curva che più di tutti aveva gridato “Lavatevi! Lavatevi!”. Eravamo così, così era la squadra e così era la città dove giocavamo e vivevamo“.
Ma una vendetta forse ancor più crudele ai rivali veronesi, viene servita nel match di andata. Il Napoli umilia i campioni d’Italia in carica al San Paolo. Maradona disegna una delle traiettorie più belle nella storia dei top-gol. Qualcosa sta cambiando nella geografia calcistica italiana. Scopriremo ciò nella terza puntata della nostra rubrica.
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