La pillola del buongiorno per i lettori di Napolicalciolive.com
di Vincenzo Matino (Twitter: @VincenzoMatino)
La Coppa Italia, il trofeo che nessuno vuole. Bhè, andatelo a dire ad Andreazzoli o a Petkovic. Per le squadre italiane vale il discorso di quando si andava a scuola: “il ragazzo è bravo, ma non si impegna”. Il guaio è che oltre a non impegnarci noi siamo anche presuntuosi. A inizio anno si programma la stagione, destinando le minime energie alla ‘coppetta’ Italia, tanto se si viene eliminati non è poi un dramma.
Certo, non è un dramma per chi vince uno scudetto o si qualifica alle competizioni europee, ma per chi ha vissuto una stagione nel limbo della metà classifica può essere la salvezza. Così è stato per la Lazio, che ha pagato un bel cammino in Europa League con un girone di ritorno in campionato da horror. Vincendo la Coppa Italia, contro la Roma tra l’altro, Petkovic ha dato un senso alla stagione biancoceleste, conquistando anche il diritto di partecipare alla prossima Europa League.
Giocare la Coppa Italia è quasi come giocare a nascondino, durante la stagione. Nessuno spera o desidera vincerla, si nascondono tutti al solo pensiero del podio. Ieri però come uno scolaro che con un recupero in extremis conquista la sufficienza in tutte le materie è stato Lulic a battere la mano sul muro e a gridare: “Coppa Italia, salvi tutti!”, o meglio, salva la Lazio. Per il futuro converrebbe prendere in maggior considerazione questo trofeo, che poi così brutto non è.