Calcio, cibo, mentalità. In queste tre parole si racchiude la nostalgia dell’Italia del ‘Pocho’ Lavezzi. La scorsa estate è “emigrato” in Francia, ma non è la stessa cosa. E’ pur vero che lì ha finalmente vinto qualcosa di importante, inserito all’interno di una grande compagine, ma le differenze con il nostro Paese le sente eccome. Lavezzi dice che l’inserimento in Francia è stato più difficile di quello “italiano” quando è arrivato a Napoli, perché “gli argentini sono più simili agli italiani che ai francesi“. Di questo e di altro, l’attaccante argentino ha parlato a ‘Sky’, nel corso del programma “I signori del calcio”
CIBO – “Una volta che ti abitui alla cucina italiana è dura cambiare, l’Italia ha la cucina migliore del mondo”.
NUOVO RUOLO – “Il campionato francese è più fisico. Qui ho cambiato totalmente il mio ruolo, visto che ho giocato da esterno: quando sei in una grande squadra devi adattarti. Dicevano che ero un attaccante che segnava poco, ora posso dire di essere un centrocampista che segna molto”.
CAVANI O IBRA? – “Non so chi sia più forte, hanno caratteristiche diverse. Spero che Ibra resti con noi. Quando sono stato a Napoli ho avuto uno splendido rapporto con Cavani”.
ANCELOTTI O MAZZARRI? – “E’ impossibile litigare con Ancelotti, è diverso rispetto agli altri allenatori. Con Reja e Mazzarri ho avuto un rapporto speciale ma prima o poi ci litigavi. Mazzarri mi ha fatto crescere tantissimo: non ho mai avuto un allenatore che lavora così bene dal punto di vista tattico. Anche lui a me chiedeva consigli su come comportarsi con la squadra. Continuiamo a sentirci ogni tanto via sms”.
VERRATTI – “Marco è il giocatore con cui ho legato di più al Psg. Con lui passo la maggior parte del tempo libero a Parigi, lo considero un amico”.
NAPOLI – “Napoli mi ha fatto crescere tanto come uomo e come giocatore. Questa è una cosa che non dimenticherò mai e che porterò sempre dentro di me. Mi piacerebbe tornare a Napoli, non so se succederà a breve. Ho avuto un periodo in cui volevo cambiare aria, ma un domani tutto può succedere. Da quando sono andato via ho sentito il presidente solo 2-3 volte, mentre i giocatori li sento spesso, soprattutto i sudamericani. Sento anche Hamsik, Inler, Dzemaili, Grava e Cannavaro”.
RICORDI AZZURRI – “Ricordo che quando arrivai al Napoli mi consideravano grasso. Dopo che siglai il gol all’Udinese, i tifosi hanno iniziato a credere in me. La prima partita emozionante è stata quella contro la Juve a Torino, quando vincemmo 2 a 3″.
GOL PIU’ BELLO – “Il gol più bello l’ho siglato al San Paolo, in Champions, contro il Chelsea”.
PARTITA PIU’ IMPORTANTE – “Sicuramente la finale di Coppa Italia dove abbiamo vinto contro la Juve. A Napoli non si vinceva un trofeo da tantissimi anni“.
MILANO – “Ci vado solo a fare shopping e a trovare degli amici. Entrambe le squadre di Milano sono grandi club, non posso dire che mi piacerebbe giocarci un gironi”.
ARGENTINA – “Prima o poi vorrei tornare anche in Argentina, lì vive mio figlio e non posso pensare di vivere per sempre lontano da lui”.
A.I.
Novità importante per quanto riguarda una squadra del nostro campionato. Gli statunitensi sono pronti a…
Il direttore sportivo azzurro potrebbe a sorpresa effettuare una operazione con un altro club di…
Mercato Napoli, il direttore sportivo Giovanni Manna continua a lavorare per provare ad accontentare Antonio…
In sede di calciomercato arriva la notizia che lascia tutti di stucco e che coinvolge…
Il Napoli continua a sondare il mercato internazionale e stavolta guarda in Brasile per il…
Fabio Cannavaro, profilo a dir poco amato in Italia per quanto fatto da calciatore, a…