di Antonio Papa (inviato a Castelvolturno)
Chi si aspettava un Walter Mazzarri finalmente cristallino sul suo futuro ci mette mezzo minuto per restare deluso e capire che ci vorrà ancora qualche giorno per conoscere la verità. E’ invece un Mazzarri autocelebrativo più del solito, che snocciola cifre e dati neanche fosse l’Istat. Inevitabile che la prima domanda sia su cosa farà il prossimo anno, ma il mister si mostra determinato a non squarciare ancora il velo sul coup de theatre che sta preparando da settimane: “E’ da tempo che sono chiaro e non cambio posizione fino alla fine. Vi ho detto che avrei parlato a fine campionato e il campionato non è ancora finito. Dopo la partita con la Roma saprete tutto, vi prometto che capirete anche perché ho preferito riservare ogni discussione al termine dell’ultima giornata“.
NUMERI NUMERI NUMERI – Dati incontrovertibili perché marchiati a fuoco sugli almanacchi, dati che dimostrano l’indiscutibile ottimo lavoro svolto dall’allenatore toscano in quattro anni di Napoli. Ma il mercato tiene banco, e Mazzarri ci tiene a sottolineare che non ha ancora stretto accordi con nessuno: “Se c’è una cosa per la quale posso camminare a testa alta è che in carriera non ho mai parlato con altre squadre che non fossero la mia. Dicono che ho firmato con l’Inter? Bene, arrestatemi allora, perché secondo queste persone la scorsa settimana ho firmato con la Roma, quindi avrei due contratti e sapete bene che non è possibile. Ripeto, saprete tutto nei prossimi giorni“.
ZUNIGA E CAVANI – Il paradosso di quest’ultima conferenza stagionale a Castelvolturno è che si parla della partita contro la Roma come un appuntamento importante, soprattutto per il record di punti, ma poi non si fa alcun riferimento né alla formazione né all’assetto tattico né a tutte le domande a cui abitualmente risponde il mister. E’ tutto un ricordare, un resoconto di quanto fatto finora, un’esaltazione di risultati e uomini che sono passati per quest’era Mazzarri. Anche da questo si può intuire quale sia l’aria che tira. I più citati sono Cavani e Zuniga, due dei più grandi successi del trainer di San Vincenzo. Ma – figuriamoci – non si parla di mercato, ma di quanto lo stesso Mazzarri sia stato decisivo nella loro crescita: “Sicuramente sono stati loro i calciatori che più sono cresciuti con me, ma vorrei ricordarne anche altri che ora sono altrove, come Pazienza o Gargano o anche Lavezzi. Mi fa piacere perché sono ragazzi che poi hanno fatto carriera anche grazie a ciò che hanno fatto qui“. La conferenza stampa si protrae per un’ora circa, ma, che vada via o resti, il succo del discorso di Walter Mazzarri si può sintetizzare in poche parole: se il Napoli è arrivato dov’è adesso il merito è di Walter Mazzarri.
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