di Antonio Izzo
Il solito Hamsik, il solito Cavani ed un El Kaddouri che non ti aspetti. Dopo un primo tempo soporifero in cui il marocchino delizia con diversi numeri, nella ripresa Mazzarri inserisce Insigne e lo slovacco che cambiano il match e fanno giocare la squadra di Mazzarri come sanno. Ancora una volta decisivo Marek con un suo inserimento micidiale.
ROSATI 6 – Subisce gol da un debuttante in serie A, ma può fare davvero poco. Per il resto bene quando c’è da uscire e sventare le minacce avversarie.
GRAVA 6 – Sull’errore di disattenzione generale del Siena, tenta di chiudere Grillo ma non vi riesce. Prestazione attenta e giusto tributo dello stadio al calciatore più longevo dell’era De Laurentiis. Uno dei capitani azzurri che ha sposato in pieno la causa, tanto nelle difficoltà quanto nelle gioie. Saluta con una dedica ai tifosi: maglia con su scritto “Ti Amo”. Sentimento ricambiato dai supporters azzurri (56′ – INSIGNE 6,5 – Entra e si piazza a sinistra dove si rende protagonista con diverse spunti. Contribuisce al forcing finale con la sua brillantezza e vivacità).
CANNAVARO 6,5 – Altra buona prestazione del capitano in una giornata di festa in cui il Napoli concede troppo al Siena retrocesso. Ci mette la pezza con le sue chiusure in almeno un paio di circostanze.
ROLANDO 5,5 – Non ripete in pieno la buona prestazione di Bologna. Spesso si fa superare dall’avversario. D’altro canto la partita si mette male e la velocità del Siena in avanti, senza punti di riferimento, non lo aiuta.
MESTO 6 – Nel primo tempo si propone molto e offre buoni palloni al centro, nella ripresa deve fare anche lui attenzione in fase di ripiegamento alle ampie praterie concesse al contropiede del Siena.
INLER 5,5 – In una partita soporifera, spesso rallenta ancor di più il gioco e la ripartenze azzurre. La sua caratteristica è cercare di dare ordine e qualità, ma sappiamo come il Napoli di Mazzarri prediliga affondare subito l’azione. Perde alcuni palloni, sembra quasi svogliato.
DZEMAILI 6,5 – Gran recupera palloni a tutto campo, non si risparmia nemmeno in una giornata di festa. In assenza di alcuni titolari, tocca anche a lui prendere l’iniziativa e condurre le ripartenze azzurre. Decisivo nell’assist finale al gol-vittoria di Hamsik.
ARMERO 6 – Diversi sprazzi di vitalità sulla sinistra che però non producono più di tanto nel primo tempo. Nella ripresa si rende utile in fase difensiva.
EL KADDOURI 7 – I numeri ci sono e che numeri! Ravviva il pomeriggio del San Paolo con coast to coast, serpentine, ultimi passaggi e tanta tanta qualità. Ci mette lo zampino anche in occaisone del gol del pareggio ma la dea bendata gli volta le spalle e colpisce solo la traversa. Insomma, se doveva guadagnarsi la riconferma, l’esito è stato molto soddisfacente. Peccato solo non averlo visto in campo in occasioni migliori e più decisive. (78′ PANDEV 6 – Prova il gol della domenica da lontano ma non gli riesce).
CALAIO’ 5,5 – Chissà cosa avrebbe dato per segnare almeno un gol in questa sua seconda avventura napoletana. Proposto finalmente titolare ma con il compito di supportare la fame di gol del Matador. Difficile sostituire Pandev, fa quel che può ma non incide (62′ HAMSIK 7 – E’ lui la cartina al tornasole di questo Napoli. Nonostante la vivacità di El Kaddouri, si comprende come Mazzarri non possa fare a meno di lui per sviluppare il suo gioco. Quando entra, il Napoli riprende a macinare come sa. Ma Marek è davvero speciale e mette il sigillo al 93′ come meglio sa: con un inserimento fulmineo e micidiale).
CAVANI 6,5 – Vive per il gol. Egoista troppo ma in più di una circostanza ha dimostrato di avere ragione lui. Dopo una traversa, un paolo e diversi tentativi, nella ripresa trova finalmente il gol, l’ennesimo. Lo regala a quei tifosi che, nonostante tutte le voci, non hanno smesso di incitarlo al San Paolo. Che resti o vada via, Napoli non dimenticherà di aver avuto un fuoriclasse puro.
MAZZARRI 6,5 – Per la prima volta si prende un pomeriggio di relax. Sulla panchina si concede anche qualche sorriso, cosa mai vista in 4 anni. I meriti gli sono stati riconosciuti a più riprese. Quando nella ripresa entrano i vari Insigne, Hamsik e Pandev, si comprende come ciò che ha creato non possa prescindere dal loro apporto. Per vincere servono grandi giocatori ma anche un grande condottiero che sappia guidarli. Adesso parola a lui e la presidente per il futuro.