Vista dalla cresta di Marekiaro, l’Europa è un cumulo di star che abbaglia, affascina e induce a volare con la fantasia (dopo averlo fatto realmente): si scrive Champions e si ritrova la magia di serata indimenticabili, il cielo costellato dalle stelle, e Hamsik tra loro, a disegnar calcio, a scovare sentieri onirici, a raccontare una favola da autentico principe azzurro.
Sei anni di Hamsik a Napoli e possiamo dire anche sette: qual è il segreto?
“Io sono cresciuto in questa città e con questa società, che ha dimostrato con i fatti di avere le idee chiarissime. E poi io sono felice di essere qua“.
Un uomo, una bandiera…
“Ma il capitano è Paolo e togliergli la fascia è impossibile. Non so se posso promettere di diventare lo Zanetti del Napoli, ma sia chiaro che io voglio restare qua per fare la storia: e un po’ la stiamo già facendo“.
La migliore annata è quella che se ne sta andando.
“Sono d’accordo: ho segnato quanto volevo, ho fatto assist in maniera inconsueta, sono rimasto assai soddisfatto di me, non ho attraversato periodi bui come mi accadeva in passato”.
Ed è diventato leader.
“Questo lo devono dire gli altri“.
Infatti: lo dice Mazzarri.
“Penso di essere maturato ulteriormente: mi è piaciuto anche il modo in cui ho provveduto ad assolvere alla fase passiva. Le prestazioni sono state appaganti, anche per il sottoscritto“.
Da un «po’ Gerrard e un po’ Lampard» a – semplicemente – Marek Hamsik, il re dei passaggi decisivi in Italia e in Europa
“I complimenti mi imbarazzano, io penso che la serie A sia piena di campioni. Io non mi sento tale. Ma so che sto facendo molto bene“.
Il nuovo modulo ha contribuito a cambiarti…
“E’ servito soprattutto alla squadra, che dopo la sconfitta di Verona ha raccolto sette vittorie ed un pareggio. E siamo arrivati di slancio al secondo posto. E’ un traguardo eccezionale“.
Scelga senza indugi: la Champions o lo scudetto…?
“Mica semplice: però la Champions è la manifestazione più importante e già andarla a giocare di nuovo ci emoziona. Sarà un’altra esperienza fantastica. E’ stato difficile ma aver conquistato il diritto alla partecipazione con due giornate di anticipo sottolinea i nostri meriti. E comunque va bene anche lo scudetto“.
Qual è l’obiettivo inconfessabile di Hamsik?
(sorriso….) “Devo cercare di superare Paolo nella classifica delle presenze“.
Una domandina capziosa: il mercato chiama Cavani…
“Nel nostro mondo, il calciatori vengono e vanno via. E’ una dura legge. E noi dobbiamo andare avanti con o senza. La delusione stagionale? C’è stato un momento infelice e aver compromesso la qualificazione in Europa League con quella sconfitta netta al San Paolo contro il Viktoria Plzen”.
Il Corriere dello Sport