Elemento chiave della primavera di Saurini e ora anche con la nazionale italiana under-17. E’ la storia del giovanissimo Tutino, classe 96′. La redazione di Tutto Nazionali ha intervistato l’attaccante esterno azzurro che ha parlato del match di ieri contro la Croazia, in cui si è resto protagonista di un’ottima partita. Ecco le sue parole: “Rispetto alla prestazione offerta contro la Croazia, reputo d’aver giocato decisamente meglio, d’aver dato maggiormente il mio apporto alla squadra. Quando ha segnato l’Ucraina stavo svolgendo la fase di riscaldamento, quando ho visto la palla terminare alle spalle di Scuffet, ed è stato un brutto colpo psicologicamente. L’istante successivo però il mister mi ha chiamato ad entrare in campo ed ho tramutato il rammarico in energia positiva per cercare di agguantare quantomeno il pareggio. Alla fine, in appena sette minuti siamo riusciti a compiere la rimonta. Era importante centrare il traguardo dei Mondiali. Esserci qualificati era un nostro dovere, ci siamo riusciti ma adesso pensiamo a questo Europeo. Mancano tre partite. Possiamo definirle tre finali. Dobbiamo vincerle tutte e tre per poter raggiungere il tetto d’Europa, da questo punto di vista non ci manca molto e possiamo giocarcela contro chiunque. Sicuramente lo staff Azzurro ci ha dato la carica giusta, in particolar modo il mister Zoratto ed il suo vice Vanoli. Loro sono dei vincenti, sanno cosa occorre per vincere e ci stanno trasmettendo anche questo aspetto oltre alle nozioni tecnico-tattico. Il loro insegnamento più importante è sicuramente quello di giocare e pensare come una squadra perchè i singoli non vincono nulla da soli”.
PLR