Reja: “Capisco Mazzarri, rinnovavo anche io annualmente. Non credo tornerò perché…

 

Edoardo Reja forse è uno dei pochi che potrebbe dare una soluzione al rebus Mazzarri. Anche lui ha dovuto convivere con De Laurentiis, al quale, dice, è rimasto legato ad un rapporto di amicizia. Anche lui ha vissuto sulla propria pelle le pressioni della piazza napoletana. “A Napoli devi essere sempre concentratissimo – dice a ‘Radio Punto Zero’ – Come tensione ti logora, non è una piazza facilissima. Capisco Mazzarri, c’è stato un grande consumo dal punto di vista mentale e fisico. Io firmai un biennale e andò male, per questo anche io decidevo di anno in anno“.

L’ex tecnico del Napoli analizza inoltre la stagione degli azzurri, anzitutto di Cavani: “E’ stato bravissimo finora, anche in fase difensiva. Sta benissimo a Napoli e potrebbe anche rimanere. La clausola rescissoria non è di due lire. E poi il Napoli in Champions ha un appeal notevole: con una buona campagna acquisti può recitare ancora il ruolo da protagonista”.

Un commento su uno dei suoi figliocci, Marek Hamsik: “E’ un vero punto di riferimento. Ricordo quando arrivò dal Brescia. Ha delle sicurezze disarmanti“.

Infine su un suo possible ritorno a Napoli in una veste di talent-scout: “Faccio l’allenatore da 32 anni, cambiare non è facile. Con De Laurentiis c’è un rapporto di amicizia che dura da anni ma non è facile scovare talenti. Lui mi ha sempre detto che le porte a Napoli restano aperte. Ricordo quando andai via: c’era un pò di svogliatezza da parte della squadra, andai via a malincuore. Ringrazierò sempre i tifosi del Napoli per l’affetto che mi riservano“.

 

A.I.

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